PROFUGHI ALLE PIASTRE, SI MUOVE ANCHE SALVINI

Salvini e il Bellavista
Salvini e il Bellavista

PISTOIA. [a.b.] “Hotel Bellavista, frazione Le Piastre, montagna pistoiese. Aria condizionata, giardino e ristorante, tivù e lavanderia. Attualmente è chiuso, ma riaprirà proprio oggi per ospitare i primi 25 immigrati, ovviamente a spese nostre. Non c’erano 25 cittadini italiani, senza casa, da aiutare? Magari prenoto una camera per il week end anch’io. Il numero è su internet 0573/472044, chiederò camera con vista!”.

A scriverlo alcuni giorni fa (il 22 ottobre per la precisione) è stato il segretario nazionale della Lega Nord Matteo Salvini che ha dedicato a questa notizia un ampio spazio per una campagna di sensibilizzazione sull’immigrazione. Il post pubblicato sulla pagina facebook ha ovviamente scatenato una lunga serie di commenti da tutta Italia.

Rispondendo ad un lettore pistoiese il segretario nazionale ha annunciato la sua intenzione di effettuare a breve una visita a Pistoia.

Come noto i 25 profughi (uomini tra i 23 e 40 anni, tutti richiedenti asilo) sono arrivati nei giorni scorsi. Di loro se ne sta occupando il consorzio Co&So. In particolare è previsto un inserimento in un percorso formativo dal punto di vista lavorativo (progetto di manodopera volontaria per la riqualificazione del percorso Le Piastre-Ghiacciaia della Madonna e la manutenzione del campo sportivo) di integrazione con la popolazione.

La prossima settimana avrà inizio intanto il corso di italiano a Pistoia. A proposito della iniziativa “sarcastica” del segretario della Lega Nord è intervenuto nei giorni scorsi anche il consigliere comunale Pd Riccardo Trallori che sul proprio blog ha scritto una riflessione dal titolo “L’Hotel Bellavista e il buon Salvini”. Oltre alla iniziativa di Salvini si segnalano le forti lamentele del coordinatore comunale di Pistoia per Fdi-An Francesco Cipriani e l’intervento del presidente della Fdi-An Giorgia Meloni.

Agli inizi di ottobre militanti di Casapound Italia avevano invece affisso davanti all’Hotel Bellavista uno striscione con il monito “Basta immigrazione!”.

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5 thoughts on “PROFUGHI ALLE PIASTRE, SI MUOVE ANCHE SALVINI

  1. Non è mia abitudine fare battute senza cercare di articolare un ragionamento, magari sbagliato. Ma questa volta dico: ” Perchè quando arriva un barcone di disgraziati che fuggono da guerre e carestie che magari sono state provocate dai mercanti di armi che stanno, ben pasciuti, in occidente, invece di farlo tornare, che so, in Libia a vuoto, non lo riempiamo di forza con i vari Salvini, Borghezio, Brunetta, Gasparri, oppure tante stupide oche che fanno tuttora corona al pregiudicato di Arcore, in modo che imparino a loro spese cosa vuole dire stare al mondo oggi se si nasce nel posto “sbagliato”?
    Forse qualcuno di questi signori recupererebbe l’uso del cervello, ammesso che adesso lo possieda.
    Piero

  2. Trallori chi?
    quel mezzo tanghero di città spedito ogni tanto in montagna a deliziarci di pietosa demagogia in salsa pd? Se ne rimanga pure nei salotti agghindati attorno a un fiasco di vino, ovvero ad un mojito. A discorsi questi funzionarietti di partito sono eccezionali ma farebbero meglio a prendersi cinque sei profughi in casa o in giardino prima di parlare. Quando non ci sono immigrati tutti per l’accoglienza, quando arrivano a casa loro non va bene. il pd a Le Piastre lo ha fatto vedere perfettamente.
    Lei Giovannelli che fa invece, ha deciso di dimezzarsi la pensione e versarla ai disgraziati che fuggono dalla carestia e dalle guerre finanziate anche dal partito che vota e che per anni ha votato? Risponda solo in caso affermativo, per essere credibile

    Elisabetta Rossi

  3. Eccomi qua, Elisabetta, non mi sottraggo! Intanto, complimenti in pieno per quanto riguarda il pensiero su Trallori e dintorni. Come ho detto tempo fa ad un altro lettore, se con me si vuole parlare male dell’attuale P.D e di chi lo rappresenta ( se lo si fa con argomenti di merito sensati, naturalmente), si trova sempre una porta aperta e talvolta spalancata.
    Detto questo, altre due cose.
    Intanto, rimango, per ora nel P.D perchè, anche se può sembrare strano, fare il disturbatore, il bastian contrario, il “dissidente” dall’interno dà all’apparato del “politburò” (tanto per esprimersi in gergo brezneviano) molta più noia, fermo restando che chiunque, da solo non va da nessuna parte. E spero, naturalmente, nel mio piccolo, di contribuire a cambiarlo, questo P.D.
    Quanto all’ultima, pungente provocazione, non si preoccupi: non posso rispondere nel dettaglio perchè non mi piace esibirmi; però, può stare tranquilla: sono sempre stato vicino ad organizzazioni tipo Mani Tese, Medici senza Frontiere, ecc.
    Infine: ho notato che Lei, in riferimento a me, parla di pensione. Complimenti per le doti di veggenza! In questo momento non sono ancora pensionato, ma lo sarò, guarda caso, dall’1/11 p.v e nel frattempo mi mi sto godendo le ferie residue.
    Un cordiale saluto,
    Piero Giovannelli
    P.S: mi faccia sapere, se ne ha voglia, se è rimasta soddisfatta dalla risposta.

  4. Giovannelli sono molto soddisfatta della risposta e vedo le sue posizioni come eccezione alla generale regola secondo cui gli elettori o iscritti pd non sono in grado di intendere e di volere, accettando tutto come lobotomizzati, senza personalità o consapevolezza.
    A proposito della montagna che ospita profughi, lo sa che gira voce che i renziani vogliano spendere il nome della Sabrina Sergio Gori per il consiglio regionale?!? Da Migliorini a Mammiano passando per tutta San Marcello l’assessore quarratino troverà il consenso di tutti i montanini, ben lieti di saperla spedita altrove. Consiglio regionale, parlamento europeo o italiano che sia sono disposta con gioia ad andarla a votare anch’io pur di vederla lontana dal nostro comune.
    La Sabrina Sergio Gori è quella salita sul carro renziano con lo slogan “asfaltiamoli” e che non ha asfaltato neppure le strade del suo comune …
    Elisabetta Rossi

  5. Bravi montanini! Fanno proprio bene.
    Si levano un impiccio loro e piantano un dito in cxxo a tutta la toscana.
    Sembran propiro dei buoni compagni, non c’è che dire!
    La storia è sempre uguale: si leva uno che fa danni da una parte e si mette a far danni a tutti.

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