PESCIA. Sono passati molti mesi da quando la segreteria del Pd pesciatino con grande sensibilità e rispetto della legge denunciava le scarse norme di sicurezza che vi erano all’Hotel dei Fiori, dove alloggiano una quarantina di profughi.
I vigili del fuoco non si fecero attendere, dichiarando l’Hotel inagibile, quindi da evacuare. Non stiamo a specificare quali erano le problematiche, ma erano certamente minori di quelle che vi erano alla Piscina Marchi di Pescia. A nulla valsero le assicurazioni del privato che gestiva l’Hotel, di modificare e sistemare quanto veniva contestato.
Ricordiamo le parole del Sindaco, indignato e minaccioso, davanti a quella che definì “assurda situazione” dove non vi era il rispetto delle minime garanzie di sicurezza per chi alloggiava in quell’Hotel.
Addirittura si pensò di spostare subito i profughi alla casa di riposo San Domenico, cercando di acchiappare due piccioni con una fava, certo quei dannati soldi che lo stato versa per i profughi alle strutture che li ospitano erano utili per salvare le casse del San Domenico, ma l’operazione non riuscì.
Allora ci siamo domandati (almeno noi) dove sono stati collocati i profughi? E la risposta è sotto il naso di tutti, dove se non all’Hotel dei Fiori!!!
Si dice che oggi l’Hotel sia gestito dalla Cooperativa! Quindi si presume che quei lavori di messa in sicurezza siano stati effettuati, subito! Perchè mai l’Hotel non è stato chiuso? Come non è stata chiusa la Piscina Marchi.
La differenza è che (nonostante tutto) la piscina è sempre gestita dalla cooperativa che aveva vinto l’appalto, anche se non aveva rispettato il contratto e l’attuazione dei lavori di messa in sicurezza, mentre all’Hotel dei Fiori con un gioco di squadra targato Pd, il privato è stato eliminato, ed è subentrata la cooperativa, un esempio locale di quello che avviene a livello nazionale, di cui i media ci hanno ben informato.
Sindaco, ma attualmente l’Hotel dei Fiori è a norma? E le sembra normale che dopo averne riconosciuto la pericolosità, si sia continuato a tenere dentro i profughi? Dove è finita tutta la vostra sensibilità!
Alle minoranze in Comune di Pescia dedichiamo questo detto, con la preghiera di farne tesoro: “Al ne vèdd gnan n’èsen in un pree sghee”.
E al nostro Sindaco esprimiamo un nostro dubbio con una domanda: ma non è che il vero problema era che chi doveva gestire doveva essere la cooperativa?
Roberto Franchini
Portavoce Fratelli d’Italia-An Pescia