“L’aborto è l’uccisione di un bambino. Sia pur piccolo, allo stato embrionale, fin dal momento del concepimento c’è un essere umano unico e irripetibile, nel grembo della madre” ha concluso il vice presidente Jacopo Coghe
PISTOIA. Partita da Roma è arrivata anche a Pistoia e in Valdinievole, la campagna per diffondere il messaggio a favore delle donne e della vita nascente della nota onlus, già promotrice della campagna #dallapartedelledonne contro la pillola abortiva RU486 che tanto ha fatto scalpore e sollevato diverse polemiche da parte di chi non vuole accettare la scienza e la verità.
“Ogni anno vengono praticati in Italia circa 80mila aborti. Ma l’aborto danneggia le donne. Il danno può essere a livello mentale, emotivo, psichico, ma anche gravemente fisico con infezioni ed emorragie e persino la morte.
Il tutto avviene in un quadro dove cresce la percentuale di medici che aderiscono allo strumento dell’obiezione di coscienza, oggetto di ricorrenti attacchi. Come ha dichiarato l’ex presidente della SIGO, il dott. Nicola Surico, “far abortire una donna è un lavoro che non piace a nessuno: si tratta pur sempre di interrompere una vita, e questo pesa”.
“Una questione che mai è stata affrontata seriamente, che è ora di rendere nota e pubblica” ha dichiarato il presidente nazionale della Onlus Toni Brandi.
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]