AGLIANA-MONTALE. [a.b.] È stata approvata giovedì sera dal direttivo del Comitato per la chiusura dell’inceneritore di Montale la petizione popolare che sarà presentata per l’accettazione da parte dei promotori nell’incontro in programma oggi sabato 21 febbraio alle ore 11 nella Saletta Conti.
Nella petizione in particolare i promotori chiederanno “Una revisione delle convenzioni tra Ato Toscana Centro e Cis Spa al fine di inserire nelle stesse, in particolare, la facoltà da parte del Cis Spa di recedere dalle convenzioni, su esplicita richiesta dei comuni proprietari, con il preavviso di almeno un anno (così come risulta a favore dell’Ato all’’art. 13.3) senza peraltro dover pagare nessuna penale, al fine di porre le condizioni per una futura chiusura dell’impianto.
La convenzione dovrà essere valida sino all’anno 2023. Una volta riviste le convenzioni – si legge nel testo – si chiede altresì un passaggio nei rispettivi consigli comunali, con una maggioranza qualificata da definire”.
Nella petizione sarà richiesta anche la chiusura immediata dell’impianto in relazione all’indagine epidemiologica, qualora risultassero inquinamenti ambientali ed effetti negativi sulle popolazioni, senza risarcimento dei danni al gestore di Ambito nonché la redazione di un piano di riconversione dell’impianto con il recupero dei rifiuti, progettato da aziende che gestiscono oltre che progettare tali impianti e dovrà essere presentato entro il 2017.
Infine con la petizione viene richiesta l’elaborazione di norme urgenti, tassative e obbligatorie da parte della Regione Toscana per lo sviluppo della raccolta differenziata porta a porta integrata in tutti i comuni dell’Ato Toscana Centro”.
Nella premessa della petizione i promotori ricordano tra l’altro che le due convenzioni firmate, all’insaputa dei rispettivi consigli comunali e della cittadinanza dei tre comuni, stipulate fra Ato Toscana Centro e Cis Spa per il conferimento per 20 anni all’inceneritore di Montale dei rifiuti urbani secchi e dei rifiuti urbani indifferenziati, provenienti dai 73 Comuni dell’Ato Toscana Centro, risultano sciolte di diritto dal momento che né la concessione per i Css né quella per i rifiuti urbani indifferenziati sono state aggiudicate entro i termini previsti dalle stesse.
Si ricorda inoltre che “non esistono clausole che consentano al Cis Spa, e quindi ai comuni proprietari, di recedere dalle convenzioni, nonostante sia previsto a favore dell’Ato all’art. 13”.
Carlo Massimo Biancalani scrive:
Non è il momento di fare polemica, ma di essere uniti nell’interesse comune di contrastare le due convenzioni fra CIS e ATO, ma l’articolo in questione è molto ambiguo e cerca di trasferire l’ideazione della petizione al comitato contro l’inceneritore.
In realtà la proposta della convenzione è partita da tutti partiti di opposizione dei tre comuni proprietari dell’impianto e il comitato contro l’inceneritore ha aderito alla stessa come tante altre associazioni del territorio.
Questo non è il momento di mettere bollini, ma di lavorare tutti insieme per un obbiettivo comune “chiudere l’inceneritore nel più breve tempo possibile”. Buon lavoro a tutti
Ecco la risposta a Carlo Massimo Biancalani,
Nessuna polemica, ci è stato chiesto di dare il nostri apportoi consigli) modifiche o aggiunte, il direttivo del comitato approva alcune modifiche e le propone all’attenzione dei PROMOTORI, della petizione.
Quindi riconosciamo come promotori le opposizioni ma, anche il nostro diritto di oltre dieci anni di lotte di chiedere modifiche.
Certo dobbiamo essere tutti uniti, CON PARI DIRITTI NELLA STESURA DELLA PETIZIONE, dobbiamo convincere a sottoscrivere la petizione centinaia di cittadini, crediamo di non poterli convincere se, nella convenzione non è “CHIARAMENTE SCRITTO CHE LA CHIUSURA DELL’INCENRITORE AVVERRA’ ENTRO IL 2023”.
Si tiunirà nuovamente il comitato e decidarà in merito,
Piervittorio Porciatti (da fb)
Faccio presente che, la petizione, approvata dal direttivo del comitato per la chiusura dell’inceneritore proposta con modifiche, NON è STATA ACCOLTA, sabato 21 dai promotori,
video:
http://youtu.be/Hw2U5eOL3nI
Ricordo che tutte le convenzioni sono decadute, non avendole nessuno, sia ilCIS che l’ATO CENTRO TOSCANO firmate nei termini.
Queste sono le modifiche apportate, alcune frasi aggiunte altre tolte:
Chiedono
1 Una revisione delle convenzioni tra ATO Toscana Centro e CIS Spa al fine di inserire nelle stesse, in particolare, la facoltà da parte del CIS Spa di recedere dalle convenzioni, su esplicita richiesta dei comuni proprietari, con il preavviso di almeno un anno (così come risulta a favore dell’ATO all’’art. 13.3) senza peraltro dover pagare nessuna penale, al fine di porre le condizioni per una futura chiusura dell’impianto. La convenzione dovrà essere valida sino all’anno 2013.Una volta riviste le convenzioni, si chiede altresì un passaggio nei rispettivi consigli comunali, con una maggioranza qualificata, da definire.
2 La chiusura immediata dell’impianto in relazione all’indagine epidemiologica, qualora risultassero inquinamenti ambientali ed effetti negativi sulle popolazioni, senza risarcimento dei danni al gestore di Ambito.
3 La redazione di un piano di riconversione dell’impianto, con il recupero dei rifiuti, progettato da aziende che gestiscono, oltre che progettare tali impianti e dovrà essere presentato entro il 2017.
4 L’elaborazione di norme urgenti, tassative e obbligatorie da parte della Regione Toscana per lo sviluppo della raccolta differenziata porta a porta integrata in tutti i comuni dell’ATO Toscana Centro.
Una sintesi, sabato, abbiamo confermato e rinnovato le richieste:
Oggi 22 febbraio, le opposizioni unite, chiedono di firmare la stessa petizione.
Nessuna proposta dei cittadini e comitati è stata accolta ma, ne chiedono la firma,
Domandatevi perché i cittadini partecipano sempre meno …
Si afferma che la firma alle convenzioni sono dovute e che, abbiamo tempo fino al 15 di giugno 2015…
Domandiamo, dove è scritto che la data è quella ?
Accettare le convenzioni gli si fornisce un documento che, si presta a qualsiasi interpretazione.
Le convenzioni, devono contenere gli interessi dei cittadini, i sindaci pro tempore, sono delegati a questo.
I cittadini per anni hanno subito danni, sanitari ed economici, per una cattiva gestione della società, con dirigenti lautamente pagati.
La società CIS, nella persona del presidente, deve ricevere disposizioni, scritte dalla proprietà, chiare e non interpretabili, sottoscritte da un altro presidente che, non sia il Franceschi.
E’ stato dichiarato in assemblea, Dal 2007, per investimenti, di circa 12 milioni di euro …
oggi, 2015, con pagamenti regolari dei mutui, dopo 8 anni abbiamo ancora un debito, da pagare, entro il 2023 di circa 24 milioni di euro.
Pier Vittorio Porciatti,
componente del direttivo del comitato per la chiusura dell’inceneritore
Domanda, quanto sono costati i mutui, per l’investimento di 12 milioni di euro?
A voi rispondere …