PISTOIA. Il sindachino d’Italia Matteo e la Provincia che non c’è (storia buffa di una riforma truccata): “Le Province sono il male del paese, la causa delle tasse. Senza Province l’Italia sarà un paese migliore. A cosa servono le Province quando abbiamo Comuni e Regioni?” Bene. Bravo. Bis. Intanto il 19 Luglio si elegge il nuovo Presidente della Provincia di Pistoia, poiché la rinviata a giudizio Fratoni è entrata nell’Olimpo degli Assessori Regionali a servizio dell’indagato Rossi: cittadini, non vi agitate, non corrette a disdire le ferie o a cercare la tessera elettorale!
Il nuovo Presidente sarà, come nella consultazione dell’anno scorso, eletto solo dai Sindaci e Consiglieri dei Comuni della Provincia: in gergo si chiama ‘elezione di secondo grado’. Quest’anno il grande onore toccherà al Sindaco di Monsummano Rinaldo Vanni, candidato unico come nei peggiori regimi, che con abnegazione e spirito di sacrificio porterà anche questa croce.
In altre parole, un ottimo trampolino di lancio per altre cariche (ben più onerose per i cittadini): diciamo pure che è un investimento. È vero che le competenze e le decisioni che possono prendere sono state ridotte, è vero che lo Stato dà meno soldi alle Province, però i dipendenti, una delle voci più importanti in bilancio, sono sempre gli stessi e giustamente si preoccupano del proprio posto di lavoro. E se lo Stato dà meno, ma le spese non sono cambiate, prepariamoci a un bel salasso o, in alternativa, a un drastico taglio dei servizi.
Oltre ai dipendenti infatti anche strade, scuole, impianti, varie ed eventuali saranno ridistribuiti a Regioni e Comuni, salvo combinare pastrocchi come quello sulla Polizia Provinciale il cui personale probabilmente sarà riassegnato alle varie Polizie Municipali (ex art.5 DL 78) ma non le funzioni, che riguardano ambiente e territorio. Quindi: nessun controllo né sanzioni per gli eventuali reati. Questa sarebbe l’amministrazione che funziona?
Il Movimento 5 Stelle e i suoi consiglieri hanno deciso, coerentemente con quanto affermato pubblicamente lo scorso anno, di non partecipare a queste elezioni-farsa, denunciando nel contempo il lento scivolamento del sistema democratico in una deriva autarchica a favore dei soliti.
- Movimento 5 Stelle Agliana (con il consigliere Massimo Bartoli)
- Movimento 5 Stelle Buggiano (con il consigliere Simone Giovannini)
- Movimento 5 Stelle Lamporecchio (con i consiglieri Cinzia Benvenuti e Dario Francesconi)
- Movimento 5 Stelle Monsummano Terme (con i consiglieri Rodolfo Cioni e Alberto Natali)
- Movimento 5 Stelle Montecatini Terme (con il consigliere Cristiano Berti)
- Movimento 5 Stelle Pieve a Nievole (con i consiglieri Pietro Dezio e Roberto Pantani)
- Movimento 5 Stelle Pistoia (con i consiglieri Giacomo Del Bino, Luca Rossi, Maurizio Giorgi)