Rileggiamoci e commentiamo quello che ha scritto in proposito il Pd, un partito che, a voler essere obiettivi, meriterebbe la damnatio memoriae, cioè il trattamento-cancellazione dalla scena politica locale, vista la sua scarsa attitudine alla logica e al ragionamento…
CHE SIA AGRÙMIA OPPURE AGLIANA
NESSUN C’HA COSCIENZA SANA.
NON CONOSCONO VERGOGNA
CHÉ IL PIÙ MEGLIO C’HA LA ROGNA…
Provincialia è il titolo di un volume di Arnaldo Nesti che diceva male – anche se non a gratis, ma a ragion veduta – di Agliana, degli aglianesi e della varia disumanità che vi si mescolava nel trapasso/contrappasso dal fascismo al comunismo più acceso e focàto di questa parte della Piana.
Quel volume me lo inviò Minkiolìn-Benesperi allorquando, belando come un agnello che “lo levano dalla puppa e lo mandano al macello” come il povero 900 della canzone antiguerra 15-18; me lo inviò, dicevo, l’epigastràlgico falso e calunniatore delle sbottacciàte di diarrea, perché ne parlassi rammentando il famoso processo ai famosi partigiani aglianesi che ammazzarono l’appuntato dei carabinieri Nello Semplicini (come poi fu accertato in sede processuale) non perché fascista-repubblichino, come si voleva far credere, ma solo perché stava sui coglioni a certi suoi assassini locali.
Rileggete con attenzione il mio intervento agliana. l’anpi, la liberazione e le polemiche: fate parlare i documenti del 30 aprile 2019. Stasera il Bene-Minkia, che non voleva l’Anpi, si piglia invece un’Anpa, che senza lui non campa; e se la pianta, appòsta, dove solitamente, il cittadìn comune si pianta la supposta…
In un paesaccio-mellétta come Agrùmia, questa fase di malaffare, tradimenti, inganni, colpi di coda e morsi di cobra al veleno, non è mai terminata. È ancora un Provinciàlia. E le vicende, che stasera troveranno conferma durante il con[s]iglio comunale di ufficializzazione delle porcate politiche dx-sx, ce lo riconfermeranno con il trattamento-Ambra/Solare da una parte e il vaffanculo-Nerozzi/Stmpella dall’altra.
Intanto leggiamoci quello che aveva scritto in proposito il Pd; un partito che, a voler essere obiettivi, meriterebbe la damnatio memoriae, cioè il trattamento-cancellazione dalla scena politica locale, vista la sua scarsa attitudine alla logica e al ragionamento.
Il Circolo Pd Agliana interviene in vista del consiglio comunale di lunedì 15 luglio e ha scritto: «A seguito della presentazione della Giunta fatta dal Sindaco Benesperi, non possiamo non ribadire alcuni concetti in vista del consiglio comunale di lunedì 15 luglio prossimo». Così dichiara Andrea Acciai, segretario del Pd Agliana, a nome di tutta la segreteria.
«Prima di tutto desideriamo porgere migliori auguri di buon lavoro a tutti gli eletti, a partire dai nostri che sicuramente porteranno avanti un contributo ideale e costruttivo a vantaggio di tutta la nostra comunità. Nel merito politico la costante, nell’intera gestione di questi importanti passaggi istituzionali che seguono il risultato elettorale da parte del sindaco e dei sui alleati, è stato il sacrificio della volontà espressa dai cittadini con il voto a vantaggio di logiche di potere figlie della peggiore politica mirate esclusivamente al mantenimento di rendite di posizione.
«Il primo elemento che emerge a seguito delle nomine con la scelta di 3 assessori su 5 in quota Fratelli d’Italia è l’incongruenza di spacciare il profilo del sindaco Benesperi come civico e moderato, quando la sua maggioranza non lo è affatto» continua Acciai.
«La giunta presentata ha un principale referente politico nel partito di FdI, partito che in questi mesi si è caratterizzato a livello nazionale per la promozione di istanze autoritarie e perfino nostalgiche. Sarebbe da definirsi persino ironico il fatto che nessun assessore provenga dalla lista civica che componeva la coalizione, nonostante questa abbia contribuito per numero di voti al successo del candidato.
«Quanto alle deleghe attribuite ai vari assessori, citando il testo della delibera pubblicata, possibile che nonostante la fallimentare gestione dell’affaire Aglianese Calcio e di tutto il comparto sportivo della città, il sindaco già assessore allo sport abbia dimenticato di attribuire tale delega?»
«Ci auguriamo sia una dimenticanza, perché altrimenti sarebbe l’ennesima scarsa attenzione che il sindaco ha dedicato al tema sport in questi anni. La presenza in giunta della candidata di Agliana al Centro» prosegue nel merito Acciai «conferma ancor di più quanto l’accordo elettorale tra Ambra Torresi e Benesperi rappresenti al meglio un metodo politico trasformista, che sacrifica la volontà espressa dagli elettori per le sole ambizioni personali. Il tutto rappresentabile solo citando le lontanissime posizioni tra i due ex candidati in merito alla sorte dell’inceneritore».
«A tal proposito è curioso come, nonostante tutta la continuità nelle cariche, la delega all’ambiente non sia stata assegnata al consigliere Nerozzi, promotore negli ultimi mesi prima delle elezioni di una fervente battaglia sulla chiusura dell’inceneritore conclusasi sorprendentemente, ed in modo tutt’altro che coerente, con la firma della proroga per altri 4 anni».
«Il precedente mandato si era concluso con la promessa di porre le condizioni per la chiusura dell’inceneritore immediatamente una volta rieletti, per poi disattendere questa promessa. Del resto da chi come Nerozzi ha cambiato più partiti che idee, non possiamo attenderci molto e forse la stessa maggioranza si è accorta del problema che hanno adesso in casa propria».
Conclude Acciai: «Per quanto visto in queste ultime settimane non ci sorprende che fin da ora non ci sia unità di intenti, tanto che dai giornali si apprendono informazioni diverse sui possibili nomi alla presidenza del consiglio. Come Partito Democratico di Agliana continueremo il nostro lavoro di controllo dell’operato dell’amministrazione sul territorio, partendo dal fatto che la giunta è praticamente la stessa di prima sul cui operato non c’è stato un plebiscito popolare». [pd agliana]
Stasera si avvicina a grandi passi, perciò riflettiamo, amici & compagni. È assolutamente vero che la giunta Benesperi 1 ha fatto letteralmente schifo, nausea, onco & vomito.
Ma da qui al dire – come fa Acciai – che il Nerozzi è malvisto dall’accozzaglia Benesperi per il suo impegno zero waste dopo avere cambiato mille posizioni, è una emerita presa di culo di stampo sinistrese: un’area dove ognuno spara quello che vuole, dimenticando con disinvolta facilità, che l’onestà passa anche attraverso l’uso scorretto di auto di servizio per farsi i cazzi propri nel viaggio casa-lavoro e ritorno, Agliana-Pisa.
Sia più lucido questo Pd. E più realista. Ringrazi, per tutto questo casino, la scarsa intelligenza politica di chi, dopo aver avuto la moglie arrestata (per volontà della sinistra aglianese spregevolmente favoreggiatrice di Andrea Alessandro Nesti per oltre 20 anni) dal duo Cacaiola–Segatura (auspice la segretaria-sindaca Paola Aveta), in un tentativo più sciocco che ingenuo, ha visto affondare lo stampellatore solitario completamente bollito come la famosa rana. Che si aspettava, il Nerozzi, di essere amato, benvoluto e riverito da chi manderebbe alla sedia elettrica anche la mamma pur di non perdere la propria poltronaccia che gli garantisce visibilità e, soprattutto, reddito?
Come illogico, stupido e antistorico, è affermare (elevando la qualità – che non c’è – del Pd di Agliana, caro Acciai) che come Partito Democratico il Pd continuerà il «lavoro di controllo dell’operato dell’amministrazione sul territorio, partendo dal fatto che la giunta è praticamente la stessa di prima sul cui operato non c’è stato un plebiscito popolare».
Il Pd di Agliana non ha mai controllato la giunta Bene-Minkia o altrimenti la avrebbe buttata giù in due anni.
Come non ha mai tenuto a freno neppure la propria stupidità amministrativa tenendosi in culo, per quasi un quarto di secolo, come un termometro da elefanti, l’ingombro vergognoso di un mai-comandante con la spocchia venefica dell’autoritarismo di chi fa le cose in maniera per niente diversa dagli spregiati gerarchi del ventennio.
E questo a partire da Marco Giunti e – attraverso il Magnanensi, la Ciampolini e il Mangoni – fino alle vergogne incestuose di Bene-bis(chero).
Ha ragione la signora Blimunda: Agliana fa schifo. E stasera, quando farete l’ammuìna, ancor più schifo. Che potete permettervi solo perché qua, nella maledetta Piana, Montale-Quarrata-Agliana, avete una procura che vi protegge. Bella, solida e compatta non men nobil d’una blatta!
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana
ACCIAI, IN QUESTO SEMINARIO
C’È TROPPA “FROCIAGGINE”
Gracidare ad Agliana è come vivere nel mondo arcaico dell’Iliade, dove l’appellativo più consono ai vari personaggi epici che vi sguazzano come nella mellétta di Agrùmia, è «muso di cane», un’accusa di viltà, perché il cane è considerato simbolo di opportunismo e vigliaccheria.
Tutti hanno tradito e tradiscono tutti a metà prezzo. Dai compagni del Pd, che hanno mantenuto l’illegalità amministrativa come e quanto hanno voluto col mai-comandante Nesti; all’appoggio di Santa Romana Chiesa di San Piero, corretta/corrotta dal Papa Tofano I; alla destra che ha puttaneggiato a sinistra quanto ha voluto col sigillo incestuoso del La Pietra-Plastilina; all’Ambra Solare pimpante che s’è fatta lo stipendiòlo in un istante.
Acciai… Non è troppo facile fare i finocchi col culo degli altri?