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CON IL TONNO E IL PATRONAGGIO
A QUALCUN TOCCA L’ASSAGGIO
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… sembra impossibile che in un territorio rosso sia nato e prosperi un giornale che non la pensa così rosso.
Forza e avanti così…
Un abbraccio, Franco
[da un lettore affezionato]
DA UN LETTORE che ringrazio, mi arriva una bella provocazione. Dice:
Gentilissimo Direttore Bianchini,
se Giorgio Napolitano che nel 1956, all’indomani dell’invasione dei carri armati sovietici a Budapest, si profondeva in elogi ai sovietici poiché, secondo lui, l’Unione Sovietica sparando con i carri armati sulle folle inermi e facendo fucilare i rivoltosi, avrebbe contribuito a rafforzare la “pace nel mondo”, ha meritato il riconoscimento di Presidente Emerito della Repubblica Italiana, vorrei sapere, secondo Lei, Lorenzo Galligani a quale carica può legittimamente ambire per le sue famose dichiarazioni?Perché, se si misura con lo stesso metro, qualcosa dovrebbe spettare anche a lui: non Le sembra? Oppure, come ha dichiarato De Magistris: «Fino a quando indagavo su Berlusconi, mi facevano l’applauso; come cominciai ad indagare a sinistra, mi dissero: ma che fai, indaghi pure a sinistra?».
Se vorrà, sarò lieto di leggere, sempre con interesse, il suo arguto commento.
Cordialità.
Simone Agostini
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Caro Agostini,
un sindaco di sinistra molto simpatico, Paolo Maganensi, noto chitarrista peraltro, si dice che ripetesse spesso «piatto ricco, mi ci ficco». E credo anche che lo abbia fatto davvero, visto che è accertato che costui aveva fatto dare più di 35mila euro al Bardelli di Tvl perché – in spregio dell’etica del giornalismo – il direttorone faceva passare come notizia i comunicati-stampa del Comune di Agliana. E lo faceva proprio anche mentre la sua figlia Serena lavorava da Luigi dalle belle manone al Canto al Balì. C’è una signora che mi dice sempre, ironicamente: «Eh, ma loro pòsseno eh… Siamo noi che un si pòle».
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Lei, diabolicamente, mi pone un quesito, ma io – che fra l’altro passo per manicheo: o bianco o nero; e non conosco Le cinquanta sfumature di grigio – non resisto, come la Vanoni bell’Appuntamento. E rispondo, ma, alla pistoiese, spostando il discorso su un altro argomento. L’amico Antonio Nardi buonanima, era imbestialito contro questo modo di spostare il tiro…
Che differenza c’è – le chiedo – fra i cattolici e i comunisti? Tutti sanno che per comunisti io intendo “questi cosi qui”, residuali di un partito stracotto di sinistra, rinverditi dal resto di margheritonzi stile Dini Kýnopa, un po’ cagnesco in viso, direbbero i greci (anche il Mattarella è un di loro…): insomma la Dc, lavorata a dovere, s’è presa in affitto l’utero del Pd e quel che n’è uscito è un effetto Conte. La Cirinnà gode come una matta.
Differenza zero, Agostini! Con le parabole dei vignaioli e del figliol prodigo, tutto diventa immediatamente chiaro. C’è, insomma, gente che si fa il culo come un paiolo (se non come una capanna) lavorando a raccogliere uva dal mattino alla sera, e facendo il bravo figlio lavoratore (e sono i più: sono gli italiani che, se anche evadono, evadono poche migliaia di euro all’anno e non miliardi come i radical alla De Benedetti) e, di contro, gente (poca e sempre con la puzza sotto il naso) che gozzoviglia, ride e scopa a carico di chi sgobba (magari anche qualche giudice che tromba in ufficio, ma viene trasferito a Firenze) e a fine giornata riceve la paga piena come i vignaioli del mattino e come il figliol prodigo, che si pappa delle belle bistecche del vitello più grasso – povera bestia finita in bocca a uno stronzo prediletto.
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Secondo la sua logicissima osservazione, a Galligani nei cui confronti io sono sempre stato critico perché mi sembrava un po’ bimbone, spetterebbe, come minimo, la poltrona di ministro degli interni al posto della Lamorgese, che non fa ridere proprio nessuno ed è una specie di salsiccia di accoglienza che sa solo dire «sì, compagno!».
Il mondo è ingiusto. Non perché lo sia di per sé, ma perché esistono questi due elementi, come nella formula del sale da cucina il sodio (Na) e il cloro (Cl): la loro funzione combinata (NaCl) sterilizza e ammazza tutto e tutti e, soprattutto, l’essenza dell’umanità e, proprio per questo, vince. Perché a vincere è chi distrugge e non chi conserva e preserva.
Lorenzo Galligani, bimbone, non ha capito che non essendo comunista e non essendo cattolico, né, tantomeno, il mix micidiale delle due cose, non poteva e non doveva dire ciò che pensava, senza finire allo spiedo.
Quando non si è paraculi, si fa necessariamente quella fine. Nell’altro caso, invece, a forza di microspostamenti, si passa, indenni, dall’arcipelago Gulag del presidente emerito, alla corona della Beata Vergine Maria – Mattarella è per la strada della beatificazione e porta per la mano Conte, che è sempre stato, credo, un infiltrato Pd nei 5 Stelle, in puro stile Kgb (Pd, altrimenti col cazzo sarebbe diventato professore universitario di prima fascia!).
Il pensiero unico ci dice che ciò che non è sale comunista è fascismo e «ammazzare un fascista non è reato, la resistenza ce l’ha insegnato».
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Ma il peggio, caro Agostini, è che i calci assestati meglio, al Galligani, glieli hanno dati proprio i suoi compartitici, che – alla senator La Pietra – col Pd vogliono averci rapporti quasi carnali, non sia mai che un domani ce ne sia bisogno.
Peccato che quell’angelo di Palamara sia venuto a galla troppo tardi. Anche se, d’ora in poi, ogni volta che i comunisti rivendicano la democrazia e la legalità, potremo sempre dir loro la famosa battuta dell’Agnello Covid-19 della Pasqua appena passata!
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Libertà negate dai Pd e dai 5 Stelle
Dove non c’è logica, possono vivere soltanto i cattolici e i comunisti perché sono uomini di fede. Gli altri sono fritti.