“PRUNETTA COM’ERA”

PRUNETTA. [m.f.] Si intitola: “Prunetta com’era”, la mostra di cartoline d’epoca realizzata dalla Proloco che sarà inaugurata il 26 dicembre prossimo con due eventi: il primo si terrà alla Misericordia di Prataccio alle ore 14:30; il secondo nei locali della sede della Proloco in via Statale Mammianese 158 alle ore 16:30.

L’intenzione dell’associazione è quella di riscoprire il passato di questo paese, per custodirlo e tramandarlo.

Un viaggio nella memoria per raccontare tramite foto, cartoline e filmati d’epoca come erano il paese e i suoi abitanti da fine ottocento in poi.

Un modo per riallacciare i legami con il proprio passato e scoprire l’evoluzione del paese dal punto di vista urbanistico, economico, sociale e di costume.

Quasi 200 immagini, molte delle quali facenti parte di una collezione privata, unitamente a fotografie e rari filmati d’epoca, raccontano un paese che cambia e si avvia verso una modernità che non sempre ha voluto dire miglioramento.

Immagine dopo immagine si potranno ripercorrere le trasformazioni avvenute nel tempo, osservando i dettagli e divertendosi ad individuare piccoli e grandi cambiamenti o a riconoscere qualche antenato fra le persone immortalate.

È una vita in bianco e nero quella che si vive immergendosi nelle foto: donne alla fontana, muretti a secco, strade sterrate e senza auto, case in pietra, terreni completamente coltivati che dal centro abitato si protraggono fino in cima alla montagna; dettagli sconosciuti alle nuove generazioni.

Molte immagini mostrano un periodo tra fine ottocento e inizio novecento: Prunetta era un luogo di villeggiatura della borghesia e non è un caso che molte cartoline mostrino i villeggianti in abiti eleganti per le vie del paese presso gli alberghi.

La mostra diventerà permanente e le fotografie verranno esposte come gigantografie per le vie del paese, nei luoghi dove queste furono scattate tanti anni fa. Le foto da riprodurre potranno essere scelte dai visitatori durante la mostra.

C’è davvero tanto da vedere e da studiare, attraverso un percorso affascinante e ricco di storia.

Un pizzico di nostalgia per i tempi andati, che rimangono nei ricordi delle persone più anziane, ma anche un invito ai più giovani a capire meglio le nostre radici.

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