pubbli-cani & farisei. ORA PRO COVID: LETTERA APERTA A SS PAOLO VII TOFANO, PROPAPA DELLA CHIESA CATTOLICA APOSTOLICA DI AGRUMIA, PER I 6MILA EURO DELLA DONAZIONE DI BENESPERI

Con l’aiuto dell’inadeguato sindaco del non-cambiamento, aperto al conformismo conforme, all’inizio di settembre la chiesa madre aglianese ha incamerato 6mila euro avanzati dalla distribuzione dei pani e dei pesci del governo giallo come il limone e rosso come il culo delle scimmie…

«Non credo nella correzione morale» disse il Tofani ai suoi parrocchiani con una lettera pubblica comparsa anche su Quarratanews il 28 gennaio 2013. Se il buondì si vede dal mattino, allora… Motta!

 

E SE NON STAI CON ME, BRUTTO DANNATO,

A CALCI IN CUL SARAI SCOMUNICATO!

 


 

Luxuria in visita con la Sindaca Ciampolini e don Paolo Tofani. Ma non si è preti solo per questo

 

CARO PAOLINO TOFANI, proposto di San Piero, o – se ti senti offeso da questa confidenza di uno stronzo come me che, pur avendo fatto elementari e medie con te, non vota e non voterà mai catto-comunista – gentile reverendo di San Piero…

Ho l’impressione che anche stavolta tu l’abbia fatta fuori del vasino. Consiglierei pertanto di prendere lo straccio, lo spazzolone e la palina della roccia, e provvedere a ripulire il pavimento come si deve.

Non ero presente alla messa domenicale dei buoni cattolici che condividono, con il vero unico parroco del mondo, l’eucarestia dei giusti, prendendo a calci in culo le forze reassionarie di chi non ha il vostro stesso, identico, incangiabile colore politico; la vostra stessa arrogante superbia. Se la chiesa è questa, alla larghissima dalla chiesa!

Certo è che, qualunque cosa sia stata detta dal tuo altare contro le falsità e le idiozie di Linea Libera, ciò è un insulto alla persona di un tuo fedele aglianese, e uno sputo in un occhio a quel dio (che, a mio parere, non c’è), in nome del quale tu che non credi alla correzione morale per tua esplicita affermazione, hai permesso, temporibus illis, al geometra Corrado Artioli di poter sperperare mezzo milione di euro (che avrebbero potuto fare comodo ai poveri di San Piero) in contenziosi prese-di-culo che hanno visto la Misericordia dell’ex-bancario affondare in un mare di cacca. Parola del Signore, come dite voi credenti.

Ed è inutile che l’Artioli insista a querelarci perché si sente diffamato, se la sostanza organica, dimostrata e dimostrabile (nonostante l’appoggio dei carabinieri e di certi Pm comprensivi e protettivi), è quella che è e resta tale: una gestione personalistica della Mise e degli interessi che vi ruotano attorno.

Il geometra sta lì dal tempo di Ceausescu e non si muove neppure con il cannone, tanto è l’irrefrenabile bisogno di “misericordiare” gli aglianesi. Viva la democrazia e il ricambio!

In questo sia tu, proposto di San Piero, che lui, Ceausescu della Mise da decenni, vi somigliate assai; siete, anzi, fratelli: quando facciamo vedere, noi giornalisti di merda (secondo il pensiero rosso di Agliana), che sotto le tonache non portate subligacula (in latino: mutande), perdete la pazienza serafica, che vi date con la vostra professione di attori (in greco, pensa, gli attori si chiamavano ipòcriti…), e iniziate a strillare come le povere oche dalle cui piume vengono fatti i cuscini con il barbaro sistema dello “spennamento da vive”.

Certi comportamenti sono semplicemente ignobili, caro Paolino Tofani. Ed ecco perché.

Con l’aiuto dell’inadeguato sindaco del non-cambiamento, aperto al conformismo conforme – sto parlando di un politicamente limitato, ma corretto Luca Benesperi – all’inizio di settembre, checché tu starnazzi, hai incassato 6mila euro avanzati dalla distribuzione dei pani e dei pesci del tuo adorato governo giallo come il limone e rosso come il culo delle scimmie.

Santità, le bugie c’hanno le gambine cortine…

Vuoi dire di no? Accòmodati pure: ma tanto non ti crediamo. Né a te né a quelli che, come te, salvano il mondo dai guai. Del male che facciamo a non crederti/vi, pagheremo il fio se e quando sarà dimostrato che il vostro augusto dio esiste e vi lascia trafficare da Bergoglio in giù.

Ma ciò che dà più fastidio, mio caro profeta della verità dell’Avvenire, è ciò che è scritto a chiare note nella determina della provvida Domenica Morabito che non ha agito certo in proprio, ma su indicazione/istigazione di Benesperi il corto (circuito e non solo, sotto il profilo intellettivo).

Le risorse che ti sei avidamente beccato, con l’ira fatta scoppiare a fulmini e saette contro chi ti aveva a buon diritto smutandato, erano destinate – come scriveva la Domenica anche per il lunedì e i giorni successivi – erano destinati (impara a leggere non solo le entrate e le uscite, ma anche gli atti amministrativi!) a tutto il territorio aglianese (carta canta) e non ai tuoi sampierani e basta: cioè non soltanto a te e – come si dice – a’ tua!

I gesti inutili del sindaco del non-cambiamento. Alla fine i ferri che aveva cestinato, li ha recuperati e se li è appesi alla catenina che porta al collo. L’ha imparato dal politicamente corretto senatore La Pietra o da SS Paolo Tofani? Che ne dice l’Agnellone Ciottoli?

E le altre parrocchie degli altri tuoi “fratelli” preti? Loro dove se le prendono, le provvidente del tuo governo-sConte, nel culo e nei denti, perché tu sei più importante e vieni prima di loro? Bel cristiano (ma Militello)!

Caro Paolino Tofani, non hai bisogno di dirlo e ribadirlo. Lo mostri con le tue opere (e la fede senz’opere è morta, diceva San Paolo) che non rispetti né dio né gli uomini.

Alle scuse tu non ci pensi, i tuoi interni bergoglio & pregiudizio sono troppo forti in te; ma se anche ti venisse in mente, mi permetto di dirti come diceva il nostro prof. Ugo Noferini alla scuola media Filippo Mazzei di Poggio a Caiano nel 1958: oportebat studuisse, non studere, bisognava pensarci prima, non da ultimo e per forza!

Tieniti la tua Pravda dei vescovi rossi, l’Avvenire, per te e i tuoi fedeli. Noi stronzi ci teniamo la nostra Linea Libera con l’orgoglio di potere e sapere demistificare chi, come te e i tuoi fedeli (fra cui spicca anche il Benesperi sindaco, laureato con una tesi sul Filippo Mazzei della nostra scuola media, sudata carta da me riletta e corretta…), quando vede un po’ di quattrini, perde la testa e inizia a sbavare come Ezechiele Lupo dinanzi ai tre porcellini.

Non c’è che dire. Chiesa e stato (te e Benesperi) hanno sempre dato il meglio di sé. E quel tuo sindaco fascista, che non ami, ma che comunque ti molla 6mila euro e agli altri ciccia, meglio avrebbe fatto a non cestinare la falce e il martello, se i risultati sono, oggi, peggiori di quelli dei comunisti immortali di Agliana!

L’ottica – di entrambi – è sempre e solo la stessa:

Ancor pria del grande Rino, molto andava il pesciolino…

Guelfo non son, né ghibellin m’appello:
chi mi dà da mangiare, sto con quello!

Saluti ai fedeli che sanno condividere con voi: ma onore a coloro che alzano le tonache a preti, frati, monache e politici!

Sul confritto (a Agliana il fritto in padella è normale da sempre) di interessi della dott.ssa Pellegrineschi, interverrà Alessandro Romiti, lo scomunicato di papa Paolo VII Tofano.

E chi vuole leggere la determina della Domenica – per tutti i giorni della settimana etc. – basta cliccare qui.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Sistemi giuridici comparati è materia universitaria di Giurisprudenza.
Si suggeriscono riflessioni su: Art. 21 Costituzione italiana;
e Ego sum Via, Veritas et Vita in
Gv 14, 6
(per le spiegazioni rivolgersi a: Card. Angelo Becciu).

 

Grazie a Mario Niccolai

 

Sulla libertà e l’indipendenza di Linea Libera, sempre messa in dubbio da furboni dello stile GdF (stavolta Guido Del Fante & C.), si ribadisce che questo quotidiano non fa distinzione fra amici e nemici: tutti sono amici, se si comportano moralmente e rispettano Enrico Berlinguer; tutti sono nemici se pigliano per il culo non noi, che non contiamo un cazzo, ma i cittadini.
E in questo caso anche GdF & C. sono stati opportunamente presi per il culo sia dallo stato-Benesperi che dalla chiesa-Tofani, cari compagni!


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