PUBLIACQUA/ACQUA POTABILE. BARDELLI: «DATI ARPAT PER NIENTE RASSICURANTI»

acqua_6751SERRAVALLE. Questa volta l’Assessore Santucci, sollecitato dalla nostra interrogazione a risposta orale, ha risposto in Consiglio alle domande circa la frequenza dei controlli e i risultati delle analisi sull’acqua potabile del Comune da parte di Publiacqua. Risulta che il gestore del servizio idrico effettua in media 3 controlli l’anno esaminando le acque in 16 punti del nostro territorio comunale.

Per quanto riguarda i dati delle analisi, che Publiacqua dichiara rientrare nei parametri di normalità, allego al presente comunicato il prospetto relativo agli ultimi tre controlli, perché i cittadini possano verificare. Da precisare che sul sito internet dell’azienda non si trovano mai gli ultimi risultati degli esami effettuati poiché il periodo di riferimento è sempre il semestre precedente alla data dell’accesso alla pagina web.

Elena Bardelli
Elena Bardelli

Più volte il Sindaco e l’Assessore hanno affermato di fidarsi nella maniera più assoluta di Publiacqua. I dati diffusi recentemente da Arpat, però, non sono per niente rassicuranti. Il Report sul monitoraggio delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile nel triennio 2012-2014 (datato marzo 2015), riguardante soprattutto le province di Firenze, Pistoia e Arezzo, evidenzia che il 90% dei corpi idrici valutati ricade nelle categorie SubA3 e A3 (qualità peggiore), l’8% in A2, che è una qualità appena sufficiente, e nessuno nella categoria A1, che è quella buona. Risulta altresì che “per 22 dei 46 corpi idrici in SubA3 la classificazione è determinata dal superamento di soglia di parametri per i quali la normativa consente deroghe” (pag. 4).

L’inquinamento delle acque è sia di tipo chimico che radioattivo: abbondano arsenico, cadmio, mercurio, idrocarburi e persino tallio; inoltre sono presenti salmonelle e coliformi fecali. E nonostante ciò la Regione Toscana si presenta e si vanta all’Expo come “laboratorio mondiale della qualità della vita”.

Dati 3 analisi
Dati 3 analisi

Per onestà il Sindaco, autorità locale in materia di igiene e sanità, dovrebbe diffondere questa relazione dell’Arpat, perché tutta la cittadinanza ne sia a conoscenza. Mi sono state rivolte accuse di inutile allarmismo. Alla luce di questi dati mi sembra che l’allarme sia fondatissimo come giustificatissime appaiono le preoccupazioni di quei cittadini di cui ho raccolto personalmente le istanze.

È comprensibile che la popolazione esiga di acquisire notizie circa la potabilità dell’acqua dei rubinetti, tanto più che Publiacqua, a cui il Comune affida la gestione del servizio idrico, si fa pagare profumatamente: secondo un sondaggio di Cittadinanzattiva, infatti, la regione più cara d’Italia è la Toscana e gli aumenti più rilevanti delle bollette riguardano proprio Firenze, Pistoia e Prato con una spesa media annua di 563 euro.

Se l’amministrazione Comunale di Serravalle vuole continuare a rimanere indifferente di fronte al report di Arpat e alle preoccupazioni dei cittadini, lo faccia pure. Ognuno poi si assuma le sue responsabilità. Noi il nostro dovere di segnalazione del problema lo abbiamo adempiuto.

Elena Bardelli
Consigliere Comunale Fdi-An

Vedi: fontiapprovvigionamento

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