PISTOIA. Publiambiente, finalmente! Dopo decenni di discariche abusive a cielo aperto, Publiambiente, ergo il Comune di Pistoia, si è accorto di quanto siano maleducati e sporchi certi nostri concittadini. Meglio tardi che mai, si potrebbe dire. Ed ecco che con gli F24 della Tari 2015 è arrivata la pubblicità “Cosa ritiriamo a domicilio”: un’operazione di comunicazione che andava fatta molto, molto tempo fa, ma ripetiamo: meglio tardi che mai.
A Pistoia city e nei dintorni tutti hanno scaricato e scaricano allegramente, molti pensando di essere anche nel giusto: Publiambiente finalmente ricorda loro che così non si fa, che i rifiuti non possono essere abbandonati sul suolo pubblico, neanche vicino ai cassonetti. E che chi sinora ha fatto la “faticaccia” di caricare rifiuti a casa propria e di scaricarli davanti a casa altrui altro non è che un maleducato e pure uno stupido, visto che molti rifiuti possono essere ritirati a domicilio gratuitamente dalla stessa Publiambiente.
Finora, però, chi vedeva sorgere una discarica vicino a casa propria, doveva indossare i panni dello sceriffo: sì, perché se avvertiva i vigili della propria Circoscrizione si sentiva spesso rispondere “non possiamo intervenire; non possiamo sanzionare; la gente andrebbe colta sul fatto (io t’avverto, ma se te, vigile, non arrivi, come facciamo? – n.d.r.); prendete il numero della targa”, insomma il classico italianissimo “fate vobis”, risolvetevela voi che noi abbiamo cose più importanti da fare (e non si è mai compreso quali).
Ci sono i furbetti, quelli che aspettano le prime ombre della sera per agire, quelli che scaricano pure i laterizi che sono rifiuti speciali, quelli che seminano batterie d’auto, materassi, reti da letto, televisori, mobilia, biciclette, pc (che non sta per Partito Comunista), di tutto un po’.
Se avevi l’ardire di avvicinarli per rimproverarli (“Ehi che fa, riporti subito via tutto”), all’inizio li spaventavi, ma alla fine rischiavi anche di buscarne.
Improvvisarsi sceriffi non è semplice: bisognerebbe avere le physique du rôle, una via di mezzo tra Charles Bronson (chi non ricorda il giustiziere della notte?) e Bud Spencer (con i suoi simpatici cazzotti, a destra e a manca).
Intanto Pistoia – l’Italia intera (perché il problema è nazionale) – è diventata lurida, peggio – ve l’assicuriamo, essendoci stati – del Guatemala, che sarà un altro mondo (fantastico peraltro), ma che è più pulito anche se ritenuto meno civilizzato del nostro.
Gli incivili, signori, siamo noi.
Buona sera Gianluca…confermo sul Guatemala per esserci stato e confermo su Pistoia perchè ci stò. Morale della favola: si sta meglio dove si sta peggio…ma dove è che si sta peggio? E dove si sta peggio potendo stare meglio, perchè si stà peggio?
Vabbè. Buona notte.
Buona domenica, Massimo! (oh, ci sono per la cena: non scordiamocene) Purtroppo pensiamo di essere bravi, buoni e belli e non siamo né bravi né buoni né tantomeno belli. Il Guatemala è un mondo a parte, un’esperienza fantastica, e pure in Italia un tempo era considerato il 6° Paese al mondo per pericolosità (terrorismo, criminalità, ecc.). Nei vari mercati, anche quello sotterraneo di Città del Guatemala, nessuno osò sfiorarci. Se andassimo in Piazza del Duomo…
Buon .!: vabbè divaghiamo se mi è permesso…Anche per me è stata una bellissima esperienza…purtroppo un po datata (1993) ma conservo bellissimi ricordi: clima, natura e persone. Anche io ho girato tranquillissimo…da cittù del guatemala al paesino più sperduto….di notte al buio in mezzo a contadini col machete. sarà stata fortuna, ma a me pare che non si possa dare troppe lezioni agli altri…
PS. per la cena quando arriva un fischio io ci sono
buon giorno volevo dire…
Buondì! Scrissi la mia esperienza per un concorso letterario e fotografico del Corriere della Sera (dovrebbe essere ancora su internet – se avessi un minuto e t’interessasse, leggila: poi mi dici). Coinvolgiamo il direttore e si va. 🙂 P.S. ma piccolo principe dovrà svelarsi… 😉