PISTOIA. Alessandro Tomasi (Pdl) inizia a grattare la ruggine perché vuole vederci chiaro, e un fascicolo del Comune di Pistoia finisce in Procura e non solo.
Questa, in sintesi, l’azione. Ma di cosa si tratta in soldoni?
Il Consigliere Tomasi, che da un po’ di tempo sembra essere particolarmente attivo nella caccia all’errore, aveva insistito, nelle settimane passate, su un caso di poca trasparenza legato ai movimenti di due partecipate del Comune, la Publicontrolli e la Publiservizi. Fatture, cifre e una transazione, tra le due realtà, sembravano non particolarmente in linea con una chiarezza di conti indiscutibile e senza problemi.
L’ufficio programmazione e controllo strategico del Comune, pungolato da Tomasi, ha raccolto i documenti, ma al tempo stesso si è accorto che davvero qualcosa non era in linea con la correttezza formale della buona amministrazione.
Ecco alcuni dei punti controversi dopo l’esame e il controllo effettuato dall’ufficio:
- Discrepanze tra quanto riportato da Publicontrolli nel bilancio 2002 sotto la voce prestazioni di servizi e quello che risulta dai mastrini forniti da Publiservizi e dalle operazioni riportate nel libro giornale 2002-03 di Publicontrolli
- Nel 2002 per la sola tenuta della contabilità e gestione paghe è stato fatturato, da Publiservizi, un ammontare di 17.677 € mentre per i servizi informatici 7.200 €: cifre sproporzionate – nota l’ufficio del Comune – rispetto al fatturato 2002 di Publicontrolli, pari ad appena 12.883 € e al costo del personale di soli 4.308 €, quest’ultimi ripresi dal bilancio 2002 di Publicontrolli (2002: primo anno di attività con modesti movimenti e operazioni)
- Dubbi emergono anche sulla regolarità della tenuta delle buste paga
- Lo storno parziale delle fatture del 2003 – contabilità e buste paga – è stato motivato dal dipendente di Publicontrolli basandosi sul fatto che Publiservizi non ha tenuto la contabilità a Publicontrolli nel corso dell’anno stesso, mentre ha continuato a gestire le paghe fino a marzo 2006.
- Infine da un atto di transazione emerge che il Presidente di Publicontrolli paga, oltre agli 11.200 euro di cui si parla, le spese dell’avvocato di Publiservizi per 1500 €: avvocato peraltro firmatario dell’atto di transazione stesso, senza che vi sia il mandato di rappresentanza ricevuto dal legale rappresentante di Publiservizi.
Insomma diverse cose zoppicano, poiché varie situazioni non sono parse in linea con le regole della corretta amministrazione e trasparenza.
Così l’ufficio programmazione e controllo strategico del Comune di Pistoia ha mandato il tutto non solo alla Procura della Repubblica di Pistoia, ma anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti.
Non resta che aspettare di vedere che cosa accadrà. Se son rose fioriranno.
One thought on “PUBLICONTROLLI-PUBLISERVIZI. QUALCOSA NON TORNA E PARTE UNA SEGNALAZIONE PER LA PROCURA”
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