PISTOIA. Ieri sera, 13 ottobre, in città molti parlavano del Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile che l’amministrazione comunale sta portando avanti.
Alcuni incontri, cui è stata invitata tutta la cittadinanza, si sono già svolti nelle settimane scorse.
Linee Future ha dato conto della serata al Circolo di Candeglia dove rivestiva particolare interesse il tema della viabilità provvisoria di via di Bigiano e la futuribile realizzazione della strada interquartiere nord, alias strada parco, già tangenziale nord.
In particolare si sono svolti un incontro in Sala Maggiore di palazzo di Giano e un altro del comitato Santalessioverde. Contemporaneamente sulla pagina Fb del consigliere Sabella è apparsoil post che segue:
PUMS
Piano Urbano della Mobilità Sostenibile
La Giunta Bertinelli sta presentando il piano nei circoli e oggi alle associazioni di categoria e stasera lo farà con i cittadini.
Così diranno che il piano ha avuto la partecipazione di tutti, ma la proposta di delibera è già stata presentata, quindi non verrà raccolto ora nessun suggerimento.
Viale Adua a senso unico in due punti, via Carratica in uscita e non in entrata, pedonalizzazione dalla stazione a via Pacini, varco di San Vitale e di via Erbosa sempre chiusi, gli autobus che non fermano più sull’Arca ma alla Stazione, tutti in bicicletta o a piedi.
Ma è stato presentato un piano del commercio? No. Un sistema dannoso per la città dove la partecipazione è solo una presa in giro, prima si ascoltavano le persone e poi si definiva la delibera.
Anche le associazioni di categorie oggi pomeriggio hanno contestato questo piano ma non conta. Così convinceranno i consiglieri Pd ad alzare la mano e la frittata è fatta!
Quindi gli incontri con i cittadini sono solo fumo negli occhi, la partecipazione è formale, anzi è come il ripieno dei bomboloni vuoti: aria fritta.
[Paola Fortunati]
Questo capita nei regimi dove la democrazia è una finzione, una farsa del potere del “centralismo democratico” delle sinistre da sempre al potere nella nostra città. Si leggano, i signori ottusi che ci amministrano le parole di un grande toscano del passato e ricordino che presto non potranno più nascondersi dietro i loro partiti.
Scrisse fra le tante cose bellissime:
“C’è qualcosa di veramente magico in quel vocabolo ‘rappresentanza’. Ha servito finora ammirabilmente ad accecare la maggior parte del popolo per tenerlo nella più perfetta ignoranza dei propri diritti e fargli credere di essere libero mentre la sola meschina porzione di libertà da esso goduta è stata quella di scegliersi i padroni.”
“Per evitare quindi un gran male, per rendere ognuno conscio della propria importanza come membro della comunità uguale a chiunque altro nei suoi diritti naturali, per renderci più competenti in materia di leggi e più felici sotto di esse, deliberiamo: Che le leggi fatte dai nostri rappresentanti non possono essere dette né devono essere, leggi del paese fintanto che non saranno approvate dalla maggior parte del popolo”
“Però noi abbiamo cominciato ad aprire gli occhi. Sappiamo che dobbiamo essere rappresentati in quelle cose per cui non possiamo esser presenti, ma ogni qualvolta possiamo esserci non delegheremo il nostro potere ad altri. Ci rappresenteremo da noi. Sarebbe cosa veramente crudele se dovessimo combattere per la libertà ed allo stesso tempo esporci a cadere sotto il potere arbitrario di pochi individui. Chi negherebbe che sarebbe arbitrario se fosse permesso loro di dar vigore di legge alle loro deliberazioni prima di essere esaminate ed approvate dai loro elettori? Chi dicesse che non c’è ragione di temere la formazione di un potere illimitato trovi se può nella nuova forma di governo da essi progettata la linea di delimitazione tra il potere delegato loro e il potere trattenuto dal popolo. Non ce n’è. Ma essi dicono: “Voi potete lasciarli fuori alle prossime elezioni se non ci garbano”. Che sorta di soddisfazione sarebbe ciò per noi se noi fossimo talmente insensati da accettare una tale costituzione?”
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Davanti allo spettacolo indegno di una costituzione illegittima che oggi gli statalisti di destra e di sinistra vorrebbero riformare in senso peggiorativo su ordine della grande finanza mondialista, non resta che il silenzio, che a questo punto spero preceda la tempesta della rivolta.