PISTOIA. Chiediamo a Fabrizio Geri se ci sono novità circa il convegno organizzato dall’associazione “Verde Vivo Green Lab” presso l’aula Magna di Uniser lo scorso sabato mattina.
Come ricorderete l’associazione ha lanciato un concorso di idee, riservato agli under 35, che premierà le migliori proposte in tema di eco design, eco app, eco piazze ed eco orizzonti.
Sul sito dell’associazione, in questa pagina, è possibile scaricare il bando del concorso e la scheda di partecipazione.
Nel comitato d’onore figurano tra gli altri: Caterina Bini, Federica Fratoni, Massimo Baldi e Francesco Mati. Un video di Tvl (vedi qui) ha realizzato un servizio sulla mattinata.
Ecco le parole dell’ex consigliere comunale dei Verdi.
Sì, io c’ero! Qualcuno non mi ha salutato, magari con delle buone ragioni, ma sono stato accolto democraticamente e con molta cordialità quasi da tutti. Mi hanno fatto gli onori di casa il consigliere regionale Massimo Baldi e l’Onorevole Caterina Bini, che ha anche ironizzato sulla tonalità cromatica del giubbotto rosso che indossavo. Del resto il rosso non va più di moda e in questo mondo così grigio ce n’è davvero bisogno.
Mi sono messo in disparte condividendo le allocuzioni di politici ed degli esperti. C’era chi aveva collaborato con Renzo Piano e l’unico rammarico è che purtroppo, avendo famiglia, ho dovuto lasciare Uniser prima che fosse possibile intervenire.
La mattinata era iniziata del resto con un po’ di ritardo. Colgo così l’occasione di esprimere da queste pagine il messaggio che avrei ribadito se avessi avuto modo di prendere la parola. Da un lato rispondo alla dottoressa Federica Fratoni.
Aveva evocato paroline magiche come “stop al consumo di suolo” e “rigenerazione” per l’ex Ceppo. Troppo facile, ora che l’edilizia pistoiese è bloccata, con fallimenti aziendali a iosa, vantarsi di non voler consumare più territorio: lei è assessore regionale, pensi piuttosto e provveda a non far cementificare i luoghi dove il mattone tira ancora.
Vada a Capraia, nel santuario dei cetacei, e, se è in buona fede, imponga lì la rigenerazione, anziché consentire ai sindachini di svendere le coste per incamerare oneri di urbanizzazione con le villette. Dovrebbe essere informata: in quell’isola, resa bellissima da secoli di storia, è in atto uno scempio; intervenga presso la Giunta Regionale di cui fa parte, o presso la Soprintendenza (vedi: Isola di Capraia. L’urlo della Terra – n.d.r.).
In secondo luogo ho apprezzato gli interventi dei professionisti: li tiro subito per la giacchetta su due punti fondamentali. Il primo è il parco al campo di volo: il nuovo ecomostro/ospedale era subordinato alla realizzazione di un parco urbano.
Lo ripeteva con convinzione il giovane Samuele (Bertinelli, il sindaco – n.d.r.), peccato però che i referenti politici di Verde Vivo Green Lab in tutti questi anni siano andati in direzione contraria ai concetti e principi espressi sabato mattina. Quindi io, Fabrizio Geri, pur non iscritto al Pd né ad associazioni di stampo renziano, voglio sapere che ne è del parco urbano: si vuole fare o no? Quando?
Il secondo punto, che è la mia fissazione: un progetto tout court per il Villon Puccini. Ogni tanto mi viene in mente qualche idea strampalata, ma ora che Pistoia è all’attenzione di competenze così disponibili non ci sono scuse.
Basta annunci, basta slogan: si mettano da domani tutti al lavoro, dalle associazioni di categoria del vivaismo alla politica. Obiettivo: un progetto per il giardino all’italiana, da recuperare; uno per migliorare eventualmente l’ecosistema ripario del lago e delle acque ed infine trovare nuove funzioni e miglioramenti.
Ad esempio la torretta dei vecchi lavatoi, da reinventare, e soprattutto pensare a collaborazioni per l’uso dell’edificio/ecomostro dell’Asl, la Rsa, attrezzandolo con bagni per attività sportive. Insomma, conoscenze, risorse e referenze politiche per coniugare, come ho sentito dire, verde e sviluppo, non mancano.
Pur non essendo organico al Pd renziano e alle sue associazioni politico-elettorali, vorrei dei fatti, ho il diritto di pretendere qualcosa di concreto, visto che, dopo anni e anni, ho ascoltato le posizioni che, con il mio partitino e le associazioni ambientaliste, ripetevo inascoltato. Questo, in soldoni, quanto avrei voluto palesare nel dibattito.
Una nota finale a margine. Gli ambientalisti devono scegliere cosa fare da grandi; voglio dire: chi si definisce “eco” deve smettere di prestarsi a fare la ruota di scorta o il presta faccia del Pd.
Anni fa il conte Mascetti di Rignano, quando era presidente della Provincia di Firenze, fece fuori l’assessore dei Verdi, Romanelli, e i più accreditati di noi Verdi gli dettero di fascistello (forse non a sproposito, vedendo oggi che combina).
Poi alcuni di loro, che ora si spendono contro il referendum ‘stop trivelle’, hanno cambiato partito, chissà, in cambio di qualcosa? A buon intenditor… Carrierismo e opportunismo hanno fatto e fanno il gioco della vecchia politica, cioè del Pd, non certo dell’ambientalismo, Chicco Testa e Realacci fanno testo.
Da parte nostra continuiamo a segnalare a Verde Vivo Green Lab l’importanza di concretizzare e render vive le enunciazioni teoriche sul verde, offrendo il caso reale degli antichi orti monastici pistoiesi, in particolare quelli di San Bartolomeo e del Vescovado.
Facendo sinergia, come piace dire a Massimo Baldi, sarebbe opportuno che l’associazione sensibilizzasse proprio il consigliere regionale più votato nel comune di Pistoia a riconoscerne il valore culturale.
Un valore culturale ma anche economico, in quanto gli ex orti, adeguatamente progettati in un’eventuale ottica di “green” multifunzionale, potrebbero qualificare la vita a Pistoia, rendendo attrattivo il centro , con benefici a cascata sulle attività economiche e con risvolti per chi produce, progetta ed esporta il verde in altre città.
[Lorenzo Cristofani]
Vedi anche:
Vabbè…buongiorno…ho capito che è stato il solito convegno a buffet. Andate a vedere cosa è il Villone oggi e mettetevi pure a piangere. Pare che nonostante i blablabla…il verde non porti voti, o almeno ne sono convinti loro.
Massimo Scalas