LAMPORECCHIO. Dopo il bel successo di Carmela e Paolino con la coppia Angelillo/Cannavacciuolo, la stagione del Teatro di Lamporecchio, promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Associazione Teatrale Pistoiese, prosegue ospitando domenica 8 febbraio alle 21 Qualcosa rimane di Donald Margulies, premio Pulitzer 2000, protagonista una delle attrici più conosciute e amate del teatro italiano, Monica Guerritore, qui nella doppia veste di interprete e regista, affiancata dalla giovane Alice Spisa, Premio Ubu 2013 miglior attrice under 30.
Commedia drammatica, Qualcosa rimane tratta il tema dello scontro generazionale tra Ruth Steiner, scrittrice di grande talento e fama (Monica Guerritore) – che alterna la pubblicazione di romanzi di successo all’insegnamento a pochi, selezionati allievi – e la giovane scrittrice Lisa Morrison (Alice Spisa), affamata di ‘tutto’.
La donna ha un vissuto misterioso, che è allo stesso tempo dolore e nascita del suo diventare ‘scrittrice’ e che rivelerà alla sua allieva/amica solo a seguito dell’intimità che si verrà a creare tra loro: la complessa relazione affettiva, quando essa era una giovanissima aspirante scrittrice, con Delmore Schwartz, poeta, filosofo, scrittore (mentore, tra l’altro, di Lou Reed all’Università di Syracuse e protagonista del Dono di Humboldt di Saul Bellow) e l’esperienza nel mondo rivoluzionario della Beat Generation (Ginsberg, Kerouac, William Borroughs…).
La giovanissima Lisa percepisce la potenza di quel mondo, fatto di esperienze, ma la fretta, dominus della gioventù, le fa sembrare impossibile arrivare a tanta ricchezza creativa. Lei che ha tempo non vuole sprecarlo: vuole scrivere, vuole produrre, vuole pubblicare anche a costo di tradire…
E ruba così ‘la vita dell’altra’… un ‘copia e incolla’ tipico del nostro tempo, fatto di repliche o semplicemente ‘morte a ciò che sta morendo’ per dare vita a ciò che sta cominciando a vivere e non importa se ciò che comporta è il tradimento? Tradire in fondo pesca il suo senso da tradurre, cioè andare da un’altra parte.
“Ho fortemente voluto Alice Spisa accanto a me – commenta Monica Guerritore – giovanissima vincitrice del premio Ubu 2013, per interpretare il complesso ruolo della giovane Lisa Morrison e a confrontarsi con me nel ruolo di Ruth Steiner. Rivedo in lei me ragazzina nei miei primi grandi ruoli e la grinta e il talento dei miei anni: sarà una ‘dura’ lotta che non si esaurisce in una sera in palcoscenico. Ma il teatro è anche questo, faticoso ed emozionante. Nelle dinamiche che viviamo – continua l’attrice – ciò che emerge nel mondo di fuori è nutrito, alimentato dal tessuto dell’esperienza che, essendo però invisibile, non ha valore per chi invece vive la sua giovane età e non prende in considerazione le fessure (squarci della coscienza) interiori (anche del pensiero).
Ma ecco allora che la giovane Lisa è intelligente al punto da riconoscere il talento della sua ‘maestra’, determinata al punto di volere imparare da lei la tecnica della scrittura, sensibile al punto da percepire la pienezza della donna, ma impaziente o avida (o disillusa?) al punto da non volere aspettare che la vita lavori su di lei creando radici nel suo cuore…
Questi sono i temi, tanti e fluidi, così come la vita insegna, che scruto con la mia regia – conclude Monica Guerritore –, con la mia visione del testo che, come spesso mi accade, travalicherà il testo scritto, per andare a cercare…capire… Per me il teatro è innanzitutto il “cosa”…e poi c’è il “come”… Lou Reed, Patti Smith, Leonard Cohen, allievi di quegli artisti, saranno idealmente ‘in scena’ con le loro stupende ballate…”
[marchiani – teatro manzoni]