QUARRATA — CARMIGNANO. Dal 13 agosto scorso Legambiente Quarrata ha dato inizio ad una campagna di sensibilizzazione e di informazione nel comune di Quarrata e nella prima settimana di settembre sarà ufficializzata da Daniele Manetti e da Edoardo Prestanti la collaborazione con il Comune di Carmignano a difesa della qualità dell’aria.
Come già fatto a Olmi ma anche a Stazione di Montale altri analizzatori sperimentali Cnr — Ino saranno installati anche sul territorio di Carmignano a varie altezze del terreno “sia per monitorare le polveri fini a livello generale – afferma Daniele Manetti — ma anche per scovare i cittadini incivili che danno fuoco ad arbusti e gettano rifiuti generando discariche a cielo aperto”.
La campagna pubblicitaria avviata da Legambiente intende monitorare le polveri fini (pm 2,5 e pm 10) nella piana e sul Montalbano a tutela del cittadini.
“Andremo a distribuire volantini e manifesti che ci sono stati forniti dall’ufficio Ambiente della Regione Toscana per informare i cittadini su questa problematica”. Si tratta di un ulteriore step dopo il convegno svoltosi alle scuderie di Villa La Magia il 15 febbraio scorso alla presenza del sindaco di Quarrata Marco Mazzanti e dell’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni proprio sulle criticità e le soluzioni al problema della qualità dell’aria che respiriamo.
Legambiente Quarrata sarà presente oltre che durante il mercato settimanale del sabato anche alle manifestazioni serali del Settembre Quarratino con uno stand dove verranno distribuiti i volantini e saranno presenti i volontari a fornire agli interessati tutte le informazioni sulle problematiche ambientali. Sempre a settembre (a fine mese) è in programma – nel ricordo del giornalista Giancarlo Zampini — l’assemblea pubblica a Olmi davanti alla sede di Legambiente.
“Con un polverometro sperimentale portatile – spiega Daniele Manetti – faremo addirittura le analisi alle polveri fini davanti al cittadino per mostrargli la qualità dell’aria che respira in quel momento e in quel determinato posto”, aggiunge.
“Continuiamo dunque la nostra battaglia per monitorare e ridurre le polveri fini. Dopo l’installazione dei polverometri abbiamo in progetto anche uno studio avanzato per sincronizzare gli apparecchi con delle telecamere così da individuare in modo esatto il luogo di provenienza delle micidiali polveri fini.
I dati a nostra disposizione — afferma il presidente di Legambiente Quarrata — come evidenziati dal report del dottor Furio Forni (settore Servizi Pubblici Locali, Energia e Inquinamento, della direzione Ambiente ed Energia della Regione Toscana) fanno emergere per quanto riguarda le concentrazioni di polveri fini sul nostro territorio, dati allarmanti in linea con quanto più volte sottolineato dalla nostra associazione mediante le centraline.
Le zone di Quarrata, Vignole, Olmi e la frazione di Bottegone risultano al centro delle mappe di isoconcentrazione e situazione rilevando valori, molto superiori rispetto ad altre zone di misurazione nella piana come Pistoia e Prato.
La criticità è imputabile a diversi fattori quali: condizioni meteo sfavorevoli per la persistenza di alta pressione con inversione termica in assenza di vento che schiaccia gli inquinanti al suolo, traffico veicolare intenso, consumo di biomasse per riscaldamento e abbruciamenti di discariche e rifiuti abusivi( Caminetti, stufe , caldaie a legna, pellet, cippato o similari), abbruciamenti all’aperto di ogni tipo di materiale compreso la plastica con tutti i suoi derivati”.
“Pertanto — conclude Manetti — le contromisure studiate dalla regione Toscana per la riduzione di tali fonti d’inquinamento, comprendono oltre a nuove vie di comunicazione e all’incremento del trasporto pubblico, per indirizzare in un modo migliore il traffico, il divieto di utilizzo di biomassa per il riscaldamento nelle nuove costruzioni o ristrutturazioni nelle aree critiche, l’accordo con le associazioni di categoria sulle buone pratiche di smaltimento e potature, l’incremento e ritiro gratuito di piccoli sfalci ai cittadini, incremento del numero di centri di raccolta, l’incremento e la diffusione del compostaggio, le prescrizioni efficienza minima di 4 stelle per impianti termici a biomassa ad uso civile nelle aree critiche, il potenziamento del controllo sugli impianti domestici e controllo su tutti gli abbruciamenti all’aperto”.
Questi i limiti di legge per le concentrazioni delle polveri fini::
– PM 10 MEDIA GIORNALIERA 50 Migrogrammi /metro cubo
– PM 10 MEDIA ANNUALE 40 Microgrammi /metro cubo
– PM 2,5 MEDIA ANNUALE 25 microgrammi/metro cubo.
Andrea Balli