QUALITÀ DELLE ACQUE, COSA È STATO FATTO SINO AD OGGI?

Alessandro Capecchi
Alessandro Capecchi

PISTOIA. Il tema della qualità dell’acqua protagonista delle cronache in questi ultimi giorni impone una seria e attenta riflessione. Al di là della questione legale tra il Comitato e il laboratorio di analisi che ha compiuto la verifica dei campioni di acqua (vedi), la problematica da affrontare risulta un’altra e più urgente.

Sin dal 2009 il competente ufficio della Asl 3, durante una campagna di analisi delle acque aveva rilevato presenza di inquinanti fra i quali i Pcb seppur sotto i limiti di legge. In una missiva la stessa Asl 3, aveva richiamato la necessità, ad iniziare dai Comuni della piana, di attivare un costante e approfondito monitoraggio delle acque – sia superficiali che di falda – al fine di verificare la presenza di diossine, furani e Pcb e di lavorare quindi in sinergia per un costante miglioramento della qualità delle stesse.

Ciò dimostra che il meritevole intervento del comitato – ed il conseguente movimento dei genitori interessati dalla produzione dei pasti delle scuole – ha riproposto con forza all’attenzione pubblica un tema troppo spesso dimenticato, all’ombra della questione politicamente più pressante della c.d. “privatizzazione” del servizio, ovvero quello della salubrità di ciò che beviamo e delle componenti inquinanti che posso finire nella rete idrica, a prescindere da chi la gestisce.

Sarebbe quindi interessante capire se e quante campagne di monitoraggio sono state effettuate in questi anni e comprendere se e come sia possibile imporre una verifica periodica, distribuita in maniera omogenea sul territorio.

In tal senso ritengo doveroso assumere l’impegno di sollecitare in tal senso la Regione, di fatto nuovo soggetto titolare del servizio idrico, affinché la qualità delle acque sia costantemente monitorata, attraverso campionature i cui risultati siano immediatamente resi noti alla cittadinanza.

[*] – Candidato Consigliere Regionale, ospite

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One thought on “QUALITÀ DELLE ACQUE, COSA È STATO FATTO SINO AD OGGI?

  1. Personalmente penso che la gestione dell’acqua è quanto di più opaco ci sia a Pistoia; sappiamo tutti benissimo quanto l’attività vivaistica abbia effetti deleteri sulle falde acquifere pistoiesi (e sulla qualità dell’aria in molte zone), ciò nonostante non esiste un monitoraggio che in modo trasparente venga svolto con cadenze regolari e i cui esiti siano regolarmente resi pubblici. Eppure è facile, se lo si vuole fare: basterebbe che sia Pubbliacqua che un ente esterno quale l’ASL pubblicassero i calendari dei controlli e i relativi risultati sui loro siti internet. Invece la sensazione è che seppure i controlli ci sono, se e quando qualcosa non va ….non ci viene detto. La mia è una sensazione, ma ci sarà un perchè se a Pistoia l’incidenza di certi tumori è più alta che altrove.
    Massimo Scalas

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