PISTOIA. Stamattina alle 11:02 il telefono è squillato. Era una giovane signora che ci avvertiva che all’ufficio, in cui si ritirano le analisi del sangue nell’area del vecchio Ceppo, c’era una coda di gente che usciva fuori e un solo impiegato allo sportello: una specie di carovana del deserto, quindi, con un tutti in fila a occhi bassi e coda fra le gambe. Cammelli da carico, non cittadini da rispettare.
L’efficienza – evidentemente – di una sanità imbrillantata da Roberto Abati e fatta solo ed esclusivamente a vantaggio del cittadino utente (stiamo facendo satira, per chi non lo avesse capito), come dimostrerà anche il Rossi in tutta la sua campagna elettorale corrente (a iniziare dal potenziato ospedale di San Marcello ieri [vedi] e dalle sue minacce di licenziamento a Abati se non fa la piazzola da elisoccorso subito, lui stesso e con la paletta in mano!).
Arrivata all’impiegato, la signora ha chiesto. E l’impiegato, seccamente, ha risposto che “loro hanno altre priorità” che non questa, cioè quella di rendere la vita un po’ più facile ai paria della nuova Italia-Pd.
La signora si può ritenere fortunata: a me toccò sentirmi dire “cazzi sua” (vedi). E fu assolutamente inutile che scrivessi un pezzo di fuoco che finiva chiedendo le scuse dell’Asl 3 e di Rossi (inoltrai perfino una Pec che è rimasta, ovviamente, senza risposta: anche da parte del direttore amministrativo, avvocato Cei).
Nessuno rispose a me, nessuno risponderà a lei. Da nessuna postazione: né vertici, né Urp, né addetti stampa. Che – beninteso – paghiamo noi e non i supercalifragilistichespirdirigenti (a terna, a tre per volta) che dirigono i carrozzoni a suon di prebende ultra-centomilarie di €uri!
Evviva il Pd toscano, la sua democratica sanità dei diritti e, soprattutto, la sua educazione fine e rispettosa della personalità altrui.
Intanto guardate la prova fotografica…
One thought on “QUANDO L’ASL DI ABATI FUNZIONA A DOVERE…”
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