QUANTI INCIDENTI INVISIBILI BISOGNA ANCORA ASPETTARE PER UNA SERIA RIORGANIZZAZIONE DELLA VIABILITÀ?

L'Assessore Mario Tuci
L’Assessore Mario Tuci

PISTOIA. Numerosi incidenti sfuggono alle cronache locali e non vi compaiono: non bisogna creare allarmismo o alimentare il senso del pericolo. Solo a marzo una donna investita presso il ponte della Montalese e due incidenti all’incrocio con via Edison. Si tratta degli incidenti invisibili, che sistematicamente si verificano in contesti già segnalati come potenzialmente pericolosi per la sicurezza dei cittadini.

Le promesse da marinaio dell’assessore Mario Tuci da più di due anni riescono ad imbonire le preoccupazioni di residenti che si trovano, loro malgrado, a convivere con piste di formula 1, strettoie impossibili, strade dissestate e altre situazioni che nelle linee guida della corretta viabilità compaiono come esempi da non imitare.

Sono stati promessi una sessantina di autovelox, quelli di nuova generazione, da sistemare nelle cinque principali strade: Bolognese, Modenese, Pratese, Fiorentina e Montalese. Dovevano iniziare i lavori di istallazione nel settembre 2012, poi nel marzo 2013; pare che per l’intervento 227 mila euro siano già stati accantonati da palazzo di Giano. Si aspetterebbe soltanto una delibera della Soprintendenza ai beni paesaggistici che autorizzi la conformità, appunto, al vincolo paesaggistico.

Se così fosse si sarebbe ovviamente superato il limite del ridicolo, visto che a Pistoia la Soprintendenza ha permesso, in un tempo di Plank, cioè istantaneamente e senza menare il can per l’aia, atti di vandalismo e inciviltà altrettanto gravi quanto le scritte sul Battistero.

L’inutile e faraonica scala metallica appiccicata dietro la tribuna di Jacopo Lafri, le palazzine a 5 metri dalla chiesa michelucciana della Vergine, lo stupro di edifici storici posti sotto la tutela e il vincolo, a partire dall’antenna spaziale sul palazzo Pallavicini-Rospigliosi o dalla manomissione del palazzo Sozzifanti-Buontalenti.

Chiesa di Michelucci alla Vergine. Qui dietro appartamenti...?
Chiesa di Michelucci alla Vergine. Qui dietro appartamenti…?

Si potrebbe compilare un bestiario di operazioni incivili che la Soprintendenza ha avallato, ma non bisogna nemmeno dimenticare i danni economici ai tanti artigiani che per anni, e nemmeno adesso, non hanno potuto installare innocui (e, questi sì, in senso positivo, invisibili) pannelli fotovoltaici sui tetti di tante case anche recenti, che avrebbero così potuto diminuire la dipendenza energetica dai combustibili fossili e ridurre le emissioni di anidride carbonica. Ma ovviamente le scelte utili per la collettività devono essere ostacolate in tutti i modi.

Rimane dunque aperto, nel particolare aspetto della sicurezza viaria, il problema della qualità della vita, almeno per chi, pur pagando le tasse per i servizi come tutti gli altri, si trova a vivere in periferie e quartieri assaltati dal traffico pesante (sacro e irremovibile, nonostante le ragionevolissime e praticabili alternative suggerite, proposte, sollecitate) ed esposti quotidianamente ai rischi oggettivi e denunciati di luoghi particolarmente critici.

Quanti altri incidenti invisibili bisogna aspettare per una moderna e seria riorganizzazione della viabilità?

Print Friendly, PDF & Email

One thought on “QUANTI INCIDENTI INVISIBILI BISOGNA ANCORA ASPETTARE PER UNA SERIA RIORGANIZZAZIONE DELLA VIABILITÀ?

Comments are closed.