QUARRATA. Non è solo il tubone (la rete idrica che da Agliana porta l’acqua sul territorio comunale) a preoccupare Legambiente Quarrata. Per quanto riguarda l’acqua potabile i problemi da risolvere a Quarrata sono altri.
Secondo l’associazione presieduta da Daniele Manetti sono almeno quattro al momento i punti da analizzare attraverso riunioni tecniche sul posto coinvolgendo direttamente il Comune (in primis l’assessore Gabriele Romiti) e successivamente gli enti che dovranno trovare una soluzione.
In una riunione svoltasi direttamente sulle sponde del bacino del Falchereto il 6 settembre scorso Legambiente (erano presenti i soci Massimo Niccolai (responsabile Commissioni Tecniche), Sandro Trinci, Ilaria Pierattoni, Elisa Lazzi, Maurizio Bortolucci, Giuseppe Calisti, Sandra Bugetti, Marco Gori, Massimo Gori, Fausto Dalì, Simone Florenzi, Raffaele Persello, Denis Giovannetti, Leonardo Capperi) ha stabilito di approfondire e fare il punto della situazione dell’acquedotto del comune di Quarrata e dei problemi ad esso collegati. Questo a seguito degli incresciosi episodi avvenuti durante l’estate, dominata da una forte siccità e da penuria d’acqua.
Questi in sintesi i quattro punti:
- Acquedotto pubblico in tutte le strade di Quarrata, con elenco provvisorio delle strade prive di acqua potabile da implementare e rendere ufficiale.
- Sostituzione del tubone di amianto per l’acqua potabile da Agliana e Quarrata per far fronte alle continue rotture e interruzione del servizio idrico.
- Manutenzione, tutela e sfruttamento delle risorse idriche dei bacini del Falchereto e delle Due Forre
- Manutenzione dell’acquedotto e sostituzione integrale delle tubazioni vetuste, lacerate ed in decomposizione presenti nelle frazioni del comune di Quarrata.
“Durante questo primo incontro post estivo — ha detto il presidente Daniele Manetti — abbiamo tracciato il lavoro per i prossimi mesi individuando i quattro punti da discutere con la massima condivisione da parte dei cittadini pur sapendo che per risolverli sono necessari progetti approfonditi e ingenti investimenti.
A chi afferma che tutto quanto potrà essere risolto in un mese diciamo chiaramente che come cittadini e come appartenenti a Legambiente non vogliamo essere presi in giro. Siamo convinti che solo facendo una programmazione seria con un cronoprogramma degli interventi da fare sarà possibile in tempi ristretti attuarli. Solo su questi fatti concreti varrà la pena davvero di darsi da fare e discutere. Altre soluzioni per noi non ci sono”.
Dopo l’incontro del 6 settembre Daniele Manetti ha incontrato a Olmi il 14 settembre scorso il vicesindaco Gabriele Romiti a cui ha illustrato i punti e con cui ha concordato una serie di incontri con i cittadini in clima di partecipazione, collaborazione e trasparenza così da arrivare ad una riunione tecnica finale presso il Comune di Quarrata tra fine settembre e i primi giorni di ottobre che veda seduti allo stesso tavolo assieme ad una delegazione di Legambiente, l’amministrazione comunale, i tecnici del Comune e quelli di Publiacqua.
Una prima riunione che ha visto una ampia partecipazione di cittadini, organizzata per raccogliere le osservazioni dei residenti all’oscuro dei problemi ma anche dei progetti e delle soluzioni da adottare per risolverli, si è tenuta presso il ponte sul fosso Quadrelli a Olmi nel tardo pomeriggio di venerdì 15 settembre.
“In questa prima assemblea — ha aggiunto Manetti — come Legambiente abbiamo spiegato quali sono i quattro punti fondamentali da discutere con Publiacqua. L’assessore Gabriele Romiti (che era stato informato precedentemente) sarà presente alle prossime riunioni in modo da raccogliere lui stesso tutte le osservazioni dei cittadini. Sarà poi compito suo indire a conclusione del nostro percorso partecipato la riunione tecnica in Comune”.
Oltre ai quattro punti legati all’acqua potabile Legambiente sta ponendo una particolare attenzione anche al problema dell’inquinamento dei torrenti e dei bacini idrici.
Ha per questo richiesto all’Arpat le analisi chimiche dei torrenti e dei bacini (bacino del Falchereto e bacino delle due Forre) e all’Asl Toscana Centro (Ufficio Igiene e Sanità Pubblica) le analisi chimiche dell’acqua potabile e quelle relative alle analisi delle concentrazioni di fibre d’amianto effettuate per l’acqua potabile nel Comune di Quarrata.
Inoltre per quanto riguarda i risarcimenti alle attività commerciali e agli esercenti di locali pubblici sul territorio rimasti senza acqua a causa delle rotture delle tubazioni l’associazione è disponibile a fornire sia l’elenco delle rotture del tubone che altre notizie utili tali da trovare soluzioni idonee con Publiacqua.
[Andrea Balli]