quarrata-agliana. “NESSUN UOMO È ILLEGALE. MIGRANTI OLTRE L’ACCOGLIENZA”

Il manifesto ufficiale
Il manifesto ufficiale

QUARRATA. [a.b.] È stato definito il programma della 23.a Marcia per la Giustizia Agliana-Quarrata inserita nel calendario del “Settembre quarratino” e prevista per sabato 10 settembre 2016.

Il titolo scelto questo anno è di grande attualità: “Nessun uomo è illegale. Migranti oltre l’accoglienza”.

Da Agliana e Quarrata i relatori (come già annunciato parteciperanno don Luigi Ciotti, fondatore Gruppo Abele e Libera; Antonietta Potente, teologa domenicana; Mohamed Ba, scrittore e attore senegalese; Izzedin Elzir, presidente della comunità islamica italiana ma sono stati invitati anche Paola e Claudio Regeni, genitori di Giulio, il giovane studente ricercatore ucciso nel gennaio scorso in Egitto, di cui si attende tuttavia la conferma) lanceranno un segnale “per il risveglio delle coscienze di tutti”.

La manifestazione come sempre vedrà in prima linea la Rete Radié Resch-Casa della solidarietà che si avvale della preziosa collaborazione dell’associazione Libera e dei Comuni di Agliana e Quarrata che come ogni anni concederanno il proprio patrocinio e saranno parte attiva: la marcia partirà da piazza Gramsci di Agliana attorno alle ore 19 e arriverà attorno alle ore 21 in piazza Risorgimento a Quarrata.

I comuni metteranno a disposizione oltre al servizio di bus navetta anche i locali per l’eventuale accoglienza e pernottamento (se richiesto) dei gruppi o singoli partecipanti provenienti da fuori regione.

Questo il comunicato stampa diramato dalla Rete Radié Resch di Quarrata:

Visti da lontano, gli stranieri che giungono in Italia perché scappano dalla guerra o dalla violazione dei diritti umani più elementari o per fame, sono quelli che vengono a mettere in pericolo la nostra sicurezza o la nostra salute, sono quelli che “potrebbero starsene a casa loro” o che “vengono a rubarci il lavoro”.

Migranti
Migranti

Quando li incontri guardandoli negli occhi e hai il coraggio di ascoltare i loro racconti, ti rendi conto che non sono nati esattamente a Lampedusa ma che la loro sconfitta ha radici lontane. Hanno un nome e una storia. Una vita. Conosci le condizioni del Paese da cui partono.

Capisci che nessuno avrebbe voluto lasciare affetti, tradizioni e progetti.

Comprendi almeno un poco il dramma delle traversate del deserto e del mare su barche di fortuna e le violenze che hanno dovuto subire da parte di polizie corrotte e di uomini senza scrupolo. Finalmente vedi la tua immagine riflessa in quella di un uomo.

Visto da vicino non è più un immigrato, un irregolare, un clandestino. Abita a pieno titolo la tua stessa umanità.

Sono motivi più che sufficienti per favorire l’incontro degli stranieri in Italia con le scuole, le parrocchie, le famiglie e i centri di aggregazione per sconfiggere i pregiudizi e il disprezzo, l’ignoranza e il razzismo.

«Se voi però avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri».

Don Lorenzo Milani, “L’obbedienza non è più una virtù”

Per info: rete@rrrquarrata.it. Vedi anche: https://www.linealibera.it/agliana-quarrata-ventitreesima-marcia-della-giustizia/

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