quarrata. CHIUDE L’EDICOLA “MATTEONI” DI PIAZZA RISORGIMENTO

Elisabetta Matteoni: “Il Comune anche questa volta ha fatto la sua parte”. Nel 2026 l’edicola avrebbe festeggiato 100 anni. Ceduta l’attività

Edicola Matteoni

QUARRATA. A due anni dal centenario chiude definitivamente i bandoni l’edicola Matteoni, un pezzo di storia di Quarrata. Lo annuncia con l’amaro in bocca e la tristezza nel cuore Elisabetta, la figlia di Vivaldo, che per anni l’ha gestita insieme alla moglie Rina.

La chiusura avviene a distanza di quattro anni dall’altra edicola presente nel centro, l’edicola Rapezzi, gestita da Alessandro, cugino di Elisabetta.

“L’edicola di piazza Risorgimento — afferma Elisabetta Matteoni — ha chiuso definitivamente i suoi rotolanti. Mancavano solo due anni ai festeggiamenti dei 100 anni di attività. Una decisione sofferta ma necessaria”.

“Il Comune — ha quindi aggiunto — anche questa volta ha fatto la sua parte e io non voglio averci più niente a che fare..”

Il chiosco di piazza della Vittoria

“Nonostante sia stata più volte dal sindaco non sono riuscita a far cambiare le cose… Il contratto del suolo pubblico me lo hanno sempre fatto rinnovabile anno per anno, e l’obbligo di continuare solo come edicola… Ma così non c’è sicurezza per chi si impegna a mandare avanti una attività….”.

Per questo motivo, a malincuore, Matteoni ha deciso di chiudere l’attività e di cederla.

Negli ultimi anni Elisabetta Matteoni aveva lanciato vari appelli per trovare un nuovo gestore a cui affidare l’edicola pur rimanendone proprietaria. Si era impegnata anche ad apportare le migliorie al chiosco, presente in piazza Risorgimento dagli anni Sessanta.

L’esercizio venne aperto nel 1926 da Amato Matteoni in piazza del Comune e poi rilevato da Elipio e trasformato in una bottega merceria e vendita di giornali. Quindi è stato gestito da Vivaldo Matteoni insieme alla mogle Rina e alla sorella di Vivaldo, Fernanda..
Nel corso di tanti decenni l’edicola ha subito diversi spostamenti: dal chiosco di piazza della Vittoria ha poi occupato un fondo di via Roma all’angolo con via Montalbano e successivamente è stato realizzato il chiosco in piazza Risorgimento dove si è infine definitivamente trasferita alla fine degli anni Sessanta”.
“Non mi aspettavo certo comprensione visto come si sono comportati con il babbo — conclude Elisabetta Matteoni — ma anche per Quarrata dovevano essere più comprensivi”.

Andrea Balli

[andreaballi@linealibera.info]

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