quarrata. CIMITERI: DOPO LA CHIUSURA PULIZIA, ORDINE E DECORO

Il cimitero di Santallemura

QUARRATA. Pulizia, ordine e decoro. Così sono apparsi ai cittadini che hanno fatto visita ai propri defunti i dieci cimiteri del territorio comunale, riaperti lunedì dopo la chiusura forzata a causa della emergenza del Coronovirus.

Gli addetti cimiteriali, in primis Franco Magni e il suo collega Francesco, in tutti questi giorni hanno continuato a curare la manutenzione delle tombe provvedendo alla rimozione delle erbacce, al riposizionamento della ghiaia, alla pulizia delle tombe e degli spazi comuni con grande rispetto e dedizione.

La parte vecchia del cimitero comunale di Quarrata

Una attenzione speciale che in tanti hanno voluto evidenziare direttamente agli addetti cimiteriali che hanno fatto questo lavoro da soli salvo per una giornata in cui sono stati affiancati dai “ragazzi del verde” della cooperativa Samarcanda, che gestisce per conto del comune il servizio cimiteriale a Quarrata.

“Per noi che dopo tutto questo tempo non andavamo dai nostri cari – ha scritto una signora quarratina – ha fatto piacere vedere che comunque si erano presi cura di loro..”. Ed un’altra: “Stamani finalmente dopo due mesi sono tornata al cimitero a trovare i miei cari. Pensavo di trovare trasandato vista la chiusura. Con mia sorpresa invece a tutte le tombe sono stati tolti i fiori secchi e le erbacce rendendole così presentabili”.

E questo non solo per il cimitero centrale di Santallemura ma anche nelle frazioni dove i visitatori hanno trovato tutto in ordine: da Lucciano a Valenzatico, da Santonuovo alla Ferruccia.

“Siete speciali – ha sottolineato un altro cittadino. Una parte della società che ci fa davvero sperare che potremo farcela”..

“Come molti – ha detto il sindaco di Quarrata Marco Mazzanti – sono andato al cimitero a trovare i miei genitori e ho trovato il luogo e le tombe ben tenute. Ringrazio pertanto il personale dei cimiteri che in queste settimane di chiusura ha comunque lavorato per mantenere nel decoro questi luoghi”. 

Andrea Balli

[andreaballi@linealibera.it]

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