L’uomo di 62 anni di Cerreto Guidi aveva vissuto diversi anni fa nel comune di Quarrata. È scomparso lunedì scorso all’ospedale di Empoli. “Era una persona mite, riservata ma allo stesso tempo scherzosa e di compagnia con una passione viscerale per la pesca”
QUARRATA. Da tempo abitava a Cerreto Guidi ma era legato alla frazione del Barba nel comune di Quarrata dove molti lo ricordano come uno dei tanti personaggi di una epoca, soprattutto quella scolastica, non così lontana.
A 62 anni dopo avere lottato per un mese contro il Covid è scomparso all’ospedale di Empoli Alessandro Nerozzi. Il decesso è avvenuto il 29 marzo scorso ma oggi gli amici quarratini “quelli del Barba” lo hanno voluto ricordare con un messaggio ricordandolo come “persona mite, riservata ma allo stesso tempo scherzosa e di compagnia con una passione viscerale per la pesca”. Era conosciuto da tutti appunto con il soprannome di “Arborella”.
Gli amici del Barba si sono stretti in particolar modo attorno al nipote Enrico “che nel giro di pochi giorni, in meno di un mese, per colpa di questo stramaledetto virus, si è visto portare via la madre Sandra e lo zio Alessandro”.
“In questo periodaccio (marzo 2021) permetteteci un piccolo sfogo che forse è anche un risvolto letterario: in questo periodo ricadono i 700 anni dalla morte del sommi Poeta Dante e ci piace pensare che Alessandro, Sandra e tanti altri che ci hanno lasciato (persone anziane, dottori, infermieri e tantissime persone normali, ecc..) sono certamente in un posto (forse chiamato “Paradiso”) dove certamente daranno lustro e sfogo alle loro passioni e alla loro umanità (che materialmente su questa terra stiamo perdendo)”.
E continuano “Allo stesso tempo ci sorge una domanda (anche se parziale): il sommo Poeta dove avrebbe posizionato i vari politici, dirigenti e quanti altri ancora che detenendo un piccolo poterino si sono in epoca di vaccino (dall’inizio dell’anno) scordati di queste persone cosidette fragili lasciandoli in balia di questo stramaledettissimo virus).
Questi cosiddetti furbetti del quartierino – che in Toscana, anzi in Italia sono molti di più di una cosa fisiologica e residuale della umanità”.
E concludono il “saluto”: “Di una cosa siamo certi, al riguardo di questi pessimi individui non sappiamo il girone che avrebbe loro assegnato il sommo Poeta ma siamo certi che il loro posto sarebbe (anzi ribadiamo sarà) l’Inferno. Un affettuoso ciao Alessandro”.
A proposito di Alessandro Nerozzi scrive su facebook Patrizio Matteini: “Un grande personaggio che riusciva sempre a strappare un sorriso con le sue battute. Un pescatore di lungo corso sempre pronto a raccontare storie e avventure e a trasmettere l’esperienza della pesca…quella semplice fatta di amicizie e prese in giro…lo Zerone…attaccato al collo…e la trota in mano. Ci mancherai nelle domeniche al Gabbiano.…Mancherà la bellezza di guardare una persona vera. Buon viaggio…”.
Andrea Balli