quarrata. CRESCONO I RIFIUTI NELLA SCARPATA, UNA FERITA INFERTA AL MONTALBANO

A qualcuno serve un vecchio televisore?

QUARRATA. Ancora discariche dislocate sul territorio: una estesa per circa duecento metri in un burrone già segnalata continua ad accogliere rifiuti che sono aumentati nonostante i cartelli segnaletici dissuasori. 

È quanto sta avvenendo nella frazione collinare di Montorio dove dalle parole (tante ne sono state spese) bisogna passare ai fatti (partendo dalla installazione delle telecamere).

Ancora una ferita inferta al Montalbano. In via Rio della Trave continuano ad aumentare anche i manufatti in cemento amianto gettati nella discarica formatasi nella forra, nascosta dai rovi, cespugli e foglie. Ma è frutto della inciviltà anche l’abbandono lungo la strada di un cambio intero di copertoni di gomma.

L’immancabile cemento-amianto

“Questa discarica – spiega Daniele Manetti di Legambiente – era stata segnalata già nel gennaio scorso quando si effettuò due sopralluoghi. Erano presenti con me anche Ilaria Pierattoni, Benedetta Vellas, Lara Credidio, Massimo Gori, Marco Antonio Ascani. Ci calammo giù per il pendio fino a raggiungere il torrente sottostante trovando sacchetto di plastica pieni di rifiuti urbano e scatolame, vecchi televisori, calcinacci, prodotti chimici, stracci e cemento amianto in quantità industriale”.

“Non ci stancheremo di ripetere a tutti che è da veri incivili inquinare queste zone bellissime del territorio.

I copertoni

Chi continua a comportarsi in questo modo — aggiunge Manetti — danneggia tutta la collettività: infatti ogni discarica abusiva è un piccolo cancro che cresce subdolo e ci raggiunge anche nelle nostre abitazioni, nei nostri giardini curati, negli orti che chiamiamo biologici, nell’acqua che beviamo e persino nell’aria fresca del mattino che respiriamo ogni giorno.

Ogni rifiuto gettato avvelena il nostro terreno e filtra nelle falde acquifere spargendosi a macchia d’olio, infestando anche tutto ciò che ci circonda”.

“Salvaguardare quello che ci circonda — conclude — è un atto di responsabilità verso gli altri ma, prima di tutto, un modo per proteggere noi stessi”.

Legambiente è tornato a chiedere al Comune di Quarrata e ad Alia una riunione urgente.

 Il video

Andrea Balli

[andreaballi@linealibera.it]

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