Domani dalla parrocchia di Santa Maria don Franco Monticelli con tre volontari porteranno al confine della Polonia con l’Ucraina beni di prima necessità per la città di Leopoli. “Grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato nella raccolta“. Il contributo dell’ex ciclista professionista ucraino Yaroslav Popovych
QUARRATA. Quanti chilometri può percorrere un carico di solidarietà? Anche 1600 seguendo la rotta diretta. Forse alcuni di più se le contingenze richiederanno di adeguare il percorso. Tanti, soprattutto, se fatti tutti insieme e non con tanti viaggi. Come già successe ai tempi del terremoto, verso Amatrice e Visso.
Allora, come ora, la missione è far giungere la vicinanza alle popolazioni colpite attraverso l’impegno dei volontari dalla Libera Caritas che operano nella Parrocchia di Santaaria a Colle, piccola realtà ecclesiale a cavallo dei Comuni di Quarrata e Carmignano.
E i milleseicento chilometri sono quelli che dovrà percorrere il pulmino, a cui si sta aggiungendo un altro mezzo, che partirà nel primo pomeriggio di domani domenica 27 marzo portando con sé beni di prima necessità, raccolti o acquistati grazie alla generosità dei fedeli della parrocchia, di cittadini e pure di aziende della zona per andare incontro alle necessità dei rifugiati di Leopolo. Verrà raggiunto il confine con l’Ucraina e se le contingenze lo permetteranno si proseguirà fino al Centro Jesuit Refugee Service diretto da padre Oleksiy Bredeliev che accoglie e sostiene gli sfollati.
A bordo del pulmino con don Franco Monticelli, tre volontari: Andrea, Franca S e Sanzio N. Venuto a conoscenza delle intenzioni della Libera Caritas di Colle l’ex ciclista ucraino Popovych si è prontamente attivato dando informazioni e fornendo i contatti necessari.
Popovych, ormai ritirato dall’attività agonistica, abita nella vicina frazione di Tizzana e si sta adoperando per la causa del suo Paese d’origine, l’Ucraina, stremato dalla guerra in corso.
[fabbri — parrocchia santa maria a colle]
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