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QUARRATA. Alla fine a scombinare il quadro già complicato preelettorale a Quarrata sta per scendere in campo anche una lista di cittadini, che si definisce Quarrata-Società Civile, che ha aperto una pagina su facebook mostrando il proprio simbolo e da alcune ore ha lanciato un primo appello ai cittadini di Quarrata “di qualsiasi età e di qualsiasi simpatia politica”.
Si definisce già – almeno su facebook – un’organizzazione politica con sede in piazza Risorgimento.
Sicuramente l’intenzione è quella di presentarsi alle prossime elezioni amministrative con un proprio programma e una propria squadra di persone interessate principalmente al “bene comune” e al “comune interesse dei cittadini”.
Un gruppo di persone stanche sia delle improvvisazioni che delle fanfare preelettorali ed elettorali che presto avrà molte cose da dire.
Intanto, in attesa di conoscerne l’identità dei suoi componenti, riportiamo per intero l’appello-manifesto:
APPELLO AI CITTADINI DI QUARRATA
Buongiorno a tutti i Quarratini, di qualsiasi età e di qualsiasi simpatia politica.
Stavolta, nel coro di coloro che aspirano fortemente al cambiamento di rotta in questa città schiacciata da quasi trent’anni di governo sempre pesantemente dello stesso tipo, ci siamo anche noi.
Contentatevi, per ora, di sapere che ci definiamo “Quarrata – Società Civile”: se avrete pazienza, presto saprete anche chi siamo, quali sono i nostri visi, che cosa vorremmo far capire agli elettori di questa città.
Intanto lavoriamo – e lo abbiamo fatto sin qui in silenzio e in tutta umiltà – per un concetto che si definisce (forse con un termine un po’ antico) “bene comune”, “comune interesse dei cittadini” che non si riconoscono solo nel proprio personale interesse, ma sono consapevoli di essere parti indispensabili di una Comunità estesa e articolata.
In secondo luogo non apparteniamo a chi, finora, ha guidato la macchina dell’amministrazione: né dalla parte della maggioranza che ha dato, forse, non il meglio di sé per questa nostra città comune; né dalla parte dell’opposizione, che non sembra – a nostro avviso – essere stata molto efficace e fattiva se non in termini di chiacchiere e promesse sfocate.
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Ora tutta questa massa di aspiranti amministratori pubblici – sia quelli che parlano di andare “Oltre le parole…”, sia quelli che di parole ne hanno fatte fin troppe, ma inutilmente – si sta compattando e cerca di recuperare (con un mega-raggruppamento che va da sinistra al centro e anche oltre, verso un’altra parte della destra) il terreno che non ha saputo gestire fino a questo momento con la precisione e la chiarezza dovute. E neppure con la lealtà delle premesse/promesse.
Noi siamo Cittadini: non “di buona volontà” come altri dicono, ma molto attendi e oculati nelle nostre cose: e altrettanta oculatezza e precisione vorremmo portare e mettere anche nelle “cose comuni” del Comune, perché siamo stanchi delle improvvisazioni e delle fanfare preelettorali ed elettorali.
Per il momento vi preghiamo di avere un granello di pazienza: presto vi presenteremo una bozza di programma e la nostra squadra. E allora dovrete pensare e meditare e discutere su quello che diremo.
Più che “persone di buona volontà” – che, magari, si infrange contro tutti gli scogli del mare dell’amministrazione –, preferiamo di gran lunga essere pensati e visti come “uomini e donne di buonsenso”, una dote di cui nessuno, in questi anni, si è mai, o quasi mai, ricordato.
Un po’ di fiducia, quindi, in attesa di poterci leggere in tutta la nostra consistente potenzialità come elettori intenzionati a dare risposte ad altri elettori come loro: insomma, una “Quarrata – Società Civile” per una società civile di Quarrata e dei Quarratini.
Grazie per l’ascolto e l’attenzione e a presto.
Quarrata Società Civile
Sicuramente tra qualche ora o qualche giorno ne sapremo di più.
Da quanto emerge, la lista non avrebbe al suo interno persone che hanno avuto a che fare sia con la maggioranza (e quindi il Pd) che i gruppi di opposizione (centrodestra).
Sicuramente delle persone che non si sono riconosciute neppure nelle altre organizzazioni e movimenti costituitisi recentemente a Quarrata.
Potrebbe esserci dietro anche il titolare di una agenzia immobiliare che il 21 marzo aveva lanciato dalla propria pagina facebook l’idea della sua candidatura tra l’altro con queste parole “Se mi dite di fare io faccio. E non mi schiero con nessuno mi schiero per Quarrata. Per Fare” per poi rinunciare sabato 25 adducendo motivi burocratici legati alla mancanza del tempo necessario per presentare “tutto l’occorrente per potersi candidare”.
[Andrea Balli]
L’AMMINISTRAZIONE DEL BUONSENSO
Nel nostro appello ci siamo definiti “cittadini di buonsenso”. Oggi cerchiamo di chiarire cosa intendiamo con questa espressione solo apparentemente banale.
Il buonsenso – che è diverso dalla buona politica, la buona amministrazione, la buona scuola, la buona chiacchiera – era ed è quella dote secondo cui la gente comune, quella che abita e vive i Comuni, tutti noi insomma, chiede ai propri amministratori, a cui non delega tutto, ma tutto suggerisce perché lo realizzino con razionalità.
Questa gente, di cui fanno parte tutti i Quarratini, indistintamente (anche quelli che votano i partiti tradizionali o il Pd), chiede ai propri amministratori non di fare continue apparizioni in passerella; non di esibirsi con continui tagli di nastri che non sanno di niente e non portano a nulla, come se la vita fosse tutta un’isola dei famosi.
Questa gente chiede ai propri amministratori un punto luce dinanzi alla propria abitazione; meno buche nell’asfalto dinanzi a casa propria; un allacciamento a un acquedotto che non faccia acqua da tutte le parti; ma soprattutto il rispetto delle proprie idee e il desiderio, semplice, di essere ascoltata nei propri elementari bisogni di ogni giorno, dalla scuola dei figli a un certificato che il Comune rilascia.
Avete visto cosa è successo dei progetti Piuss dell’epoca Sergio-Gori? Una tragedia sparpagliata come la ricaduta delle schegge di una bomba scoppiata a caso.
Ecco, la gente di buonsenso chiede, ai propri amministratori di buonsenso, di non essere portata ad abboccare agli ami delle spese inutili – perché anche i quattrini della Regione sono “sudati” dai Quarratini –, ma di saper decidere, con i cittadini stessi, in maniera ragionatamente e ragionevolmente partecipata, quali sono le priorità: se una piazza della Vittoria orrenda, come la definirebbe Sgarbi, o una piazza della Costituzione che è, per la sua modestia qualunque, un insulto alla Costituzione, o, al contrario più servizi meglio organizzati, meno buche per le strade, meno pressione fiscale nelle addizionali e nel costo di una differenziata che, infine, diciamocelo chiaro, non funziona.
Noi di Quarrata-Società Civile vorremmo essere ricordati – quando sarà il turno di cedere il passo, perché l’alternanza resta sempre e comunque un fattore di democrazia e di progresso – come dei cittadini-amministratori che si sono affiancati ai propri concittadini-amministrati non per esserne ringraziati come dei benefattori e dei santi, ma solo come dei Quarratini che si sono messi al servizio degli altri stancati da un faraonismo di intenti e di progetti che hanno portato questa città allo stato di immobilità malata in cui oggi, con nostro disappunto e dispiacere, si trova.
Dateci fiducia e ve lo dimostreremo: con semplicità e buonsenso!
Quarrata-Società Civile