Per anni dipendente del Comune di Quarrata, è stato anche scultore e poeta
QUARRATA. Quarrata perde un altro suo “figlio”, molto conosciuto e amato. Dal 1975 al 1991 quando è andato in pensione Franco Biagini è stato l’operatore cimiteriale, il “becchino” di Quarrata.
Un punto di riferimento per tanti. Malato da tempo ha coltivato negli anni anche la passione per la scultura e la poesia. Ha all’attivo anche una pubblicazione di liriche. Era appassionato di bicicletta e finchè l’età e la salute lo ha permesso trascorreva intere mattinate in sella alla sua bici da corsa con gli amici e il pomeriggio allo stadio comunale a vedere il Quarrata: tra questi c’era anche mio padre Piero. Con lui era un abituale frequentatore del bar Moderno, la “Pipiona”.
“Era un grande uomo, una grande persona e con lui la vita non è stata molto buona ma nonostante tutto lui era una persona meravigliosa” scrive Siriana Malinconi.
“Una persona sempre pronta al sorriso, lo conoscevo bene e insieme al babbo abbiamo condiviso dei bei momenti..” ricorda invece Rosita Ascani.
“Un grande lavoratore – afferma Franco Magni, l’attuale operatore cimiteriale a Quarrata. Lui andò in pensione e io entrai nel 1992. È stato un grande lavoratore e una buona persona!”.
Incideva la pietra serena e il marmo creando vasi, posaceneri, mortai passando poi a incidere su vecchie tegole immagini sacre molto apprezzate. Ma tra i suoi tanti lavori si annoverano anche targhe e targhette per abitazioni e esercizi commerciali. Negli ultimi anni ha anche partecipato al concorso dei presepi nonchè a diverse mostre sia a Villa La Magia che alla “Casa di Zela” in Querciola.
Ricordo che talvolta è venuto a casa dei miei genitori (sempre in bicicletta) per lasciarmi fogli fotocopiati con le sue rime baciate, spesso invettive irriverenti, piene di sarcasmo rivolte ai politici anche locali e agli amici.
Le esequie si terranno martedì mattina nella chiesa di Santa Maria Assunta a Quarrata.
Andrea Balli