QUARRATA. Oltre che nelle comunicazioni nell’ultimo consiglio comunale si è parlato di “Caselli” dopo che erano stati espletati i punti canonici e dopo la richiesta di Alessandro Cialdi (Insieme per Quarrata) di anticiparne la discussione anche in considerazione della presenza in sala di un nutrito gruppo di cittadini del Comitato Salviamoilcaselli. L’occasione è stata la presentazione di una interrogazione del Gruppo Misto e della Lista Per Quarrata. Le conclusioni sono già note (leggi: https://www.linealibera.it/nessun-cambio-di-destinazione-per-il-caselli/).
Il capogruppo della lista Per Quarrata Fiorello Gori – passata la tempesta delle dichiarazioni rilasciate nelle sue comunicazioni e la risciacquata al sindaco Marco Mazzanti (che non ha proferito parola a tale proposito) e al Pd – è tornato a ribadire il suo punto fermo: “Disperdere un patrimonio così (riferendosi alla struttura monumentale di via Larga – n.d.r.) è una offesa. Corre quindi l’obbligo di salvaguardare almeno questa parte. Se poi l’Asl 3 di Pistoia non sa come utilizzarla almeno ce la renda. Non consentirò che ci vengano fatti uffici o abitazioni”.
Subito dopo è intervenuto Alessandro Cialdi che nel suo intervento ha indicato “alcuni dati ineccepibili”. “Il Sindaco Mazzanti, che a marzo scorso – ha detto il capogruppo di Insieme per Quarrata – delibera, con la sua Giunta, di approvare il cambio di destinazione del Caselli senza ascoltare nessuno, poi, a furor di popolo, ribalta di 360° la versione del suo consigliere Scarnato, mandato allo sbaraglio in Consiglio comunale a perorare una causa poi schizofrenicamente ribaltata nella mozione da noi presentata lo scorso 23 luglio”.
“Ancora il Sindaco Mazzanti, che risponde alla petizione il 59° giorno su 60, rimandando in tutto alla discussione della famosa mozione, ribadendo che, comunque, l’Ente “non ha competenze in merito alla realizzazione della Casa della Salute a Quarrata” e poi ancora il Direttore Generale Ausl, dott. Roberto Abati, che confonde per ben due volte una delibera di Giunta con una delibera di Consiglio, sia nella lettera minacciosa e vagamente intimidatoria al Sindaco Mazzanti, che in quella di risposta al Consigliere Regionale Carraresi e al presidente della commissione d’inchiesta finalizzata alla verifica delle operazioni immobiliari delle ASL toscane, Dott. Mugnai”.
Altro dato ineccepibile della vicenda per Cialdi è “Il Responsabile dell’Area Tecnica dell’ASL 3, Ing. Fabrizio D’Arrigo, che invece di fare una relazione oggettiva sui costi/benefici delle due opzioni (recupero Caselli o acquisto di altro bene), come Benigni nella Vita è bella, esalta quello che vuol fare (acquistare un altro bene), denigrando quello che non vuole fare (ristrutturare il Caselli); il tutto per mere questioni di cassa! E per avvalorare la sua tesi, inserisce nella sua relazione tesi altamente discutibili sia per l’isolamento termico dell’edificio, che per la sua resistenza al sisma che per le dimensioni della ristrutturazione. Potremmo facilmente smentire quelle tesi con un’altra consulenza tecnica, magari più accurata quale può essere una tesi di laurea, non di parte”.
“Con personaggi di questo spessore – ha concluso Cialdi ironicamente – possono i cittadini di Quarrata, legittimamente sperare di vedere finalmente realizzata la Casa della Salute?”.
La prima “confusa” risposta è arrivata dal capogruppo del Pd Gabriele Giacomelli il quale ha ribadito l’interesse del suo partito a fare la Casa della Salute. “Su questo ribadiamo anche la nostra fiducia al sindaco e agli assessori che si stanno adoperando per arrivare a questo obiettivo. A noi preme il Caselli come a qualsiasi cittadino Ed è evidente che dobbiamo tutti trovare insieme una soluzione”.
Anna Ciervo (Gruppo Misto) ha parlato di “Casa della Salute come diritto dei cittadini”. “La sua realizzazione non può essere legata alla vendita dell’immobile di via Larga. In altri Comuni anche a noi vicini sono state finanziate su un progetto di salute. Oltretutto ribadisco che sia un diritto per i quarratini anche perché non disponiamo di alcun tipo di presidio e c’è il legittimo desiderio dei cittadini di salvaguardare l’immobile”. “Ribadisco ancora che bisogna disporsi seriamente e non abbassare la guardia. Occorre anche arrivare ad un metodo di lavoro condiviso e non si può prescindere dalle indicazioni del Comune che ha competenze riguardo ad esempio alla viabilità”.
“Una cosa su cui l’Asl ha ragione – ha detto Flavio Berini (Forza Italia) – è il fatto che al Caselli mancano strade e parcheggi. Non credo però che sia una grande dispendio di risorse prevedere un collegamento con via Firenze. Per il resto è tanto fumo e con la mozione approvata dal Consiglio Comunale ci si potrebbe fare”.
Questa la risposta del sindaco Marco Mazzanti. Una risposta per certi aspetti ”ridicola” dove il sindaco ha cercato di arrampicarsi sugli specchi. Come prima cosa parlando della discussa delibera 40 ha ricordato che l’atto non è mai stato firmato anzi la giunta è addivenuta alla decisione di revocarlo “perché non ha nessun valore”.
“Noi l’atto (il primo cittadino si riferisce al protocollo di intesa con l’Asl come da delibera di giunta n. 40 – n.d.r.) l’avevamo preso dopo un confronto con l’Asl dove si perorava la richiesta di avere questa struttura a servizio di Quarrata, Casa della Salute che a Quarrata era stata promessa ma l’Asl disse che le risorse che aveva in bilancio non erano sufficienti a meno che non si facesse un percorso di valorizzazione dell’edificio. Secondo noi ci potevano essere le condizioni per un utilizzo. Le congetture le lascio nel cassetto dei ricordi. Quell’atto era la scelta di un sindaco e di una giunta comunale per mettere alla prova l’Asl per vedere se c’erano le condizioni per fare la Casa della Salute”.
“Quando si è preso la delibera di giunta ad aprile – ha detto – mica sapevamo che il consiglio comunale non era d’accordo?” “È stata votata a settembre dal consiglio comunale quella mozione e la giunta non ha fatto altro che prendere questo atto di indirizzo” ovvero la contrarietà alla variazione di destinazione d’uso come richiesto dall’Asl per rendere appetibile la struttura”.
Mazzanti ha quindi scaricato eventuali responsabilità su tutto il Consiglio Comunale ma anche sui movimenti, i partiti, i gruppi di opposizione se Quarrata non riuscirà alla fine ad avere la Casa della Salute.
“È compito della Regione gestire la Sanità attraverso le Asl. Come sindaco non ho il potere di costruire la Casa della Salute bensì quella di tagliarne il nastro. È una competenza della Asl realizzarla. Non ci sto al giochino che le responsabilità si danno al sindaco perché l’Asl non fa la Casa della Salute a Quarrata. È un gioco che non regge. Le accuse le rimando ai mittenti . Dovete andare piuttosto all’Asl”.
Il Sindaco Mazzanti ha quindi ricordato che la realizzazione della Casa della Salute a Quarrata non faceva parte del proprio programma elettorale. “Infatti non è mia competenza. Però mi sono impegnato a portare a casa il risultato. Il problema è che la competenza è dell’Asl; c’è un sindaco che lavora per fare la Casa della Salute e un consiglio comunale che dice di realizzarla al Caselli. Quindi se poi alla fine l’Asl decidesse di non farla è solo colpa dell’Asl”. “Invece di fare la guerra – ha concluso – facciamo qualcosa insieme senza però pensare di colpire nuovamente il sindaco per colpe non sue”.
“Il sindaco – ha risposto Fiorello Gori – si sente colpito e dice che la Casa della Salute non era nel mandato ma non c’era nemmeno allora la vendita del Caselli e il cambio di destinazione d’uso dell’edificio. E poi i soldi c’erano. C’era solo una precauzione.. Ritengo molto offensivo che il sindaco si vittimizzi. Anche in Regione ci hanno detto che senza la volontà dell’amministrazione comunale non si può decidere dove fare la Casa della Salute. Mi ritengo comunque soddisfatto della risposta”.
Pare che nei prossimi giorni ci sarà un sopralluogo da parte degli uffici regionali per verificare sul campo la situazione reale del Caselli anche a seguito delle audizioni con il direttore generale dell’Asl Abati.