QUARRATA. Un’apocalisse di rifiuti nella scarpata di via Burianese, una delle strade panoramiche più belle sulle colline del Montalbano.
I volontari di Legambiente Quarrata sono stati di parola e nella mattinata di ieri, muniti di guanti, sacchi neri e quanto altro necessario si sono calati a capofitto nel ruolo di “operatori ecologici”.
Alla fine della mattinata di lavoro sono stati raccolti ai bordi di via Burianese oltre 15 sacchi neri. All’appello non è mancata nessuna tipologia di rifiuto: dall’amianto in fondo alla scarpata, a rifiuti di animali in decomposizione abbandonati dentro alcuni sacchi neri.
Ma sono emersi anche materiale sanitario usato (cannule); perfino il cartello di divieto di scarico che era stato distrutto e gettato giù nella scarpata. È stato ritrovato anche un borsello con tutti i documenti (molto probabilmente frutto di una rapina, consegnato subito ai carabinieri ) e poi tutti i rifiuti possibili che ogni giorno produciamo nella vita quotidiana.
Insieme a Daniele Manetti si sono adoperati a ripulire e bonificare l’intero tratto di circa cento metri sommerso dai rifiuti anche: Massimo Niccolai, Roberto Tesi, Ilaria Pierattoni, Maurizio Bertolucci, Raffaele Falanga, Sandra Bugetti, Chiara Giuntini, Marco Gori, Roberto Trinci, Leonardo Capperi, Raffaele Persello. Tutti soci di Legambiente e alcuni appartenenti anche al gruppo degli Alpini di Quarrata.
“È stato trovato di tutto – dichiara Daniele Manetti – e subito abbiamo avvertito il sindaco Marco Mazzanti e gli enti competenti. Il materiale organico in decomposizione ovvero i resti di animali trovati dentro alcuni sacchi neri, per problemi di sicurezza sanitaria e di infezioni, è stato lasciato sul posto.
“Abbiamo avvertito le autorità competenti fornendo le coordinate e interverranno lunedì per rimuovere il tutto. Abbiamo anche trovato pezzi di cemento amianto e altri laterizi e rifiuti pericolosi che sono stati contrassegnati”.
“Come Legambiente continueremo a vigilare e tenere sempre informati i cittadini, il Comune, il Cis e l’Asl se necessario. Nell’occasione ribadiamo l’urgenza di convocare un consiglio comunale aperto sui rifiuti. Lo abbiamo fatto collegialmente – conclude Manetti – esponendo un cartellone per chiedere un percorso partecipato per la gestione a 360 gradi da portare avanti con tutti i cittadini. Negli ultimi due anni abbiamo effettuato almeno nove sopralluoghi sui rifiuti in tutta la piana quarratina e tutte le volte abbiamo documentato con fotografie e articoli. È l’ora di agire!”.
Per un luogo ripulito ce ne sono molti altri in pieno degrado. Credo occorra molta educazione, informazione, responsabilizzazione, impegno, controllo. Insomma una gestione efficiente del problema.
Maria Rosalba Luzzi