
QUARRATA. Gli argini in destra idraulica del fosso Quadrelli, quelli cioè che guardano il lato verso Olmi e Quarrata presentano nuovi scasci, tutti profondi e pericolosi per la stabilità stessa.
A lanciare l’allarme (l’ennesimo in questo ambito) è Daniele Manetti che nei giorni scorsi – come suo solito – ha fatto un sopralluogo.
“Gli argini in destra idraulica del Fosso Quadrelli in direzione Olmi-Valenzatico sono rovinati e deturpati da decine di nuovi scasci freschi, molto probabilmente provocati dalle acque alluvionali che si sono riversate nelle frazioni della piana in quest’ultima parte dell’inverno. La terra degli argini, come ho potuto evidenziare documentandolo anche con le foto, è caduta dentro l’alveo e addirittura in alcuni punti ostruisce l’acqua che scorre dentro il fosso”.
order online at usa pharmacy! dapoxetine overnight delivery . next day delivery, buy generic dapoxetine online. Per il rappresentante dei comitati civici della Piana è necessario intervenire immediatamente sia per risanare gli argini deteriorati e franati che per ripristinare l’alveo .
“Sia che si tratti di manutenzione ordinaria o straordinaria – afferma – in entrambi i casi questo grave problema va risolto molto velocemente, senza indugi, altrimenti come è accaduto per il torrente Stella gli scasci si amplificheranno e diventeranno sempre più grandi e pericolosi!
“Gli enti preposti sono stati avvertiti e giovedì prossimo – il 17 marzo – faremo il punto della situazione sul rischio idrogeologico alla presenza sia degli amministratori locali che dei tecnici. In quella occasione indicheremo anche le cause che secondo noi portano al deterioramento degli argini ed affronteremo anche gli altri problemi connessi alla salute e alla sicurezza dei cittadini”.
Da tempo i comitati chiedono al Comune di Quarrata e al Consorzio Medio Valdarno di fare la ricavatura dell’alveo del fosso Quadrelli così da ripristinarne le pendenze.
“Sempre per il problema della ricavatura – spiega Daniele Manetti – il 2 luglio del 2014 ci recammo dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi perché cambiasse la legge nazionale in materia.
“Andammo a Firenze dopo avere girato un video sul territorio. Circa un mese dopo venne effettuato un sopralluogo con l’ingegnere Giovanni Massini e gli abitanti delle frazioni. La legge è stata modificata ed ora è possibile fare la ricavatura dei fossi, ma ad oggi gli Enti non sono ancora intervenuti né sul Fosso Quadrelli né tantomeno sul resto del reticolo dei fossi minori della Piana.
“Si richiede pertanto di intervenire urgentemente perchè in caso di sfaldamento dell’argine le acque arriverebbero velocemente nella frazione di Olmi. Inoltre, come da analisi Arpat le acque del fosso Quadrelli sono inquinate da prodotti chimici che si riverserebbero nelle strade, nei campi e nelle case dei cittadini”.
Il video
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Chissà come lo spiegano nelle lezioni che fanno quelli del consorzio di bonifica,forse diranno che è colpa dell erba che non tiene bene quando prende umido…..
Enrico Buda (da fb)
E’ possibile che in alcuni casi (parlo da profano) di cedimento degli argini siano coinvolte gallerie e scavi in genere operati da nutrie, talpe o altro? In tal caso si aprirebbe un nuovo fronte di intervento.
Piero Giovannelli.
P.S: mi è venuto in mente che, diversi anni fa, quando venne dragato il letto della Brana all’altezza di Via del Villone a Pistoia, c’erano dei talponi di non so che peso che giravano allegramente nell’alveo, ed erano evidentemente quelli che avevano precedentemente fatto le loro tane negli argini.