Un sistema di telecamere e una idonea cartellonistica potrebbe rappresentare un deterrente all’odioso fenomeno dei furti di arredi funebri e a bordo delle macchine parcheggiate di fronte
QUARRATA. Sugli “odiosi furti di oggetti di arredo funebre perpetrati sulle tombe dei cimiteri comunali il gruppo consiliare della Lega ha presentato al sindaco, al presidente del consiglio e al segretario generale del Comune di Quarrata una mozione dove si chiede di prevedere l’installazione di un idoneo impianto “Tv.CC” collegato anche a server locale a partire dal cimitero di Santallemura “al fine di prevenire e contrastare” il fenomeno. Se ne parlerà nel prossimo consiglio comunale in programma venerdì.
“Chiederemo anche di apporre una serie di cartelli all’interno e all’esterno del cimitero che oltre a indicare la zona videosorvegliata, inviti le vittime dei furti a sporgere immediata denuncia alle autorità di polizia” spiegano i consiglieri Stefano Nigi e Giancarlo Noci.
La mozione fa seguito alle segnalazioni pervenute da Michele Attucci e Juri Tredici, titolari rispettivamente di “Attucci Marmi” e della “Bottega del Marmo”.
“Gli arredi rubati sono per lo più oggetti in vetro o cristallo come coprilumini o porta lampade. Ma vengono rubati anche vasi di marmo.
“I furti in oggetto come ci hanno spiegato Attucci e Tredici — continuano Nigi e Noci — visto l’alto numero e la costante frequenza potrebbero andare oltre il purtroppo fisiologico fenomeno di furti nei cimiteri a costituire un vero e proprio racket di riciclo di oggetti d’arredo da parte di marmisti o rivenditori che fungono da ricettatori”.
“Purtroppo — aggiunge Stefano Nigi — a fronte di un alto numero di furti le denunce agli organi di Polizia preposti sono pochissime vista la materiale impossibilità di scoprirne gli autori almeno che non vengano colti in flagranza o ripresi da una telecamere”.
Attucci nei mesi scorsi si era rivolto anche al nostro quotidiano online rendendosi disponibile a raccogliere firme per richiedere alla Amministrazione comunale un sistema di videosorveglianza.
“Per le sue dimensioni — spiegano Nigi e Noci —il cimitero di Santallemura è quello più sottoposto a questo genere di odiosi reati; un idoneo impianto di Tv.Cc con un congruo numero di telecamere, anche non collegate al server centrale ma a un piccolo server locale dedicato potrebbe rappresentare un valido deterrente per prevenire questo genere di reati oltre a servire alla individuazione dei responsabili”.
“Senza le denunce però — concludono gli esponenti della Lega —le Forze di Polizia sono impossibilitate a intervenire sino a che poi non sarà individuato un colpevole la Polizia Giudiziaria non potrà mai avviare delle indagini che portino ad eventuali mandanti e/o ricettatori”.
Andrea Balli