QUARRATA. La Procura di Firenze ha concluso le indagini sulla maxi gara d’appalto per la gestione dei rifiuti in ATO SUD e la cronaca giudiziaria conferma per l’ennesima volta, che la gestione dei rifiuti voluta dal Partito Democratico, sempre più concentrato nella creazione di A.T.O. sempre più territorialmente inclusive, con modelli che si ripropongono nelle varie realtà toscane, raggiunge un unico risultato quello di interessi familiaristici e di lobby che niente hanno a che fare con l’interesse pubblico con gravi responsabilità politiche.
La gestione della raccolta differenziata non è efficace, tanto che negli ultimi anni le percentuali sono tornate a decrescere, nonostante l’enorme sforzo contributivo al quale sono esposti imprese e famiglie e aldilà del quadro accusatorio già di per sé importante, è lampante che questo sistema gestionale non sia rispondente alle più semplici indicazioni di buona amministrazione e dei principi di sussidiarietà che la costituzione ci indica ogni qual volta andiamo ad invocarla.
Il Movimento 5 stelle ha sempre proposto un’alternativa, partendo dalle ridefinizione del sistema di gestione, ossia chi cura la raccolta (ente pubblico) e lo smaltimento e riciclo delle materie (privati). La suddivisione in piccoli ambiti territoriali per spazzamento e raccolta, come suggerito dall’ Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, mentre un unico ambito territorio regionale per lo smaltimento dove si privilegi prossimità economicità ed efficienza.
È indispensabile aprire, in Toscana, un percorso virtuoso nella gestione dei rifiuti, che devono essere considerati come una risorsa ed una concreta opportunità di rilancio dell’economia regionale. La presente normativa facilita la transizione della Toscana verso un modello di economia circolare, così come indicato dagli indirizzi e dalle comunicazioni europee, superando in tal modo il sistema attuale, definito di tipo “lineare”.
Per raggiungere le finalità indicate dalle direttive europee sul tema, abbiamo depositato una proposta di legge che stabilisce, ai fini della programmazione regionale, obiettivi chiari di riduzione del quantitativo di rifiuto urbano non inviato a riciclaggio (150 kg per abitante/anno entro il 2025 e 81 kg per abitante/anno entro il 2030; la riduzione della produzione procapite di rifiuti urbano entro il 2020 di almeno il 20%; una raccolta differenziata media in Toscana del 75% entro il 2020 – oggi è di poco sopra il 43% – un riciclaggio di materia portato al 70% entro il 2020.
Infine, qualcosa che ci sta molto a cuore: una moratoria sugli inceneritori. In tre anni li chiudiamo tutti e, d’accordo coi gestori, saranno riconvertiti ad impianti a freddo. Ma non solo: chiediamo che sia la Regione a dare il buon esempio e viri su acquisti esclusivi da recupero o riciclo fino al 100% entro il 2050 (50% nel 2020).
Per divulgare ed informare la cittadinanza in merito alle nostre proposte, il 5 giugno alle ore 21.00, si terrà in Quarrata, presso la Sala Consiliare di piazza della Vittoria, una serata informativa sulla “Economia circolare per una Toscana a Rifiuti Zero”.
Accompagneranno il candidato sindaco del M5S Gianni Nocera e saranno relatori il deputato Alfonso Bonafede (Vicepresidente della II commissione Giustizia), il consigliere regionale Giacomo Giannarelli (Vice-presidente della Quarta Commissione Territorio, Ambiente, Rifiuti, Infrastrutture) e l’avvocato Donella Bonciani esperta in normativa sui rifiuti.
[m5s – comunicato]