quarrata. IL BABY-ROMY E LA MARIAVITTORIA CON L’ALLUVIÓN PASSARONO ALLA STORIA


Quando non seppero più che fare per rabbonire gli inondati, s’inventarono il servizio psicologico di ascolto e sostituirono il prete con la scienza delle chiacchiere inutili. Oggi, a un intero e passa anno di distanza, sono ancora lì a perculare i luccianesi che, per evitare 50 metri di strada franata a Silvione sono costretti a fare il giro delle sette chiese…


Ma che ce frega, ma che ce ’mporta Se l’oste ar vino ci ha messo l’acqua E noi je dimo e noi je famo C’hai messo l’acqua Nun te pagamo, ma però Noi semo quelli Che j’arrisponnemmo ’n coro È mejo er vino de li Castelli Che questa zozza società!

PROMISERO PSICOLOGI ALLA GENTE

MA RISULTATI ’UN SE NE VIDE NIENTE


Neppure ai tempi del faraone perdevan tempo come a Silvione!

 

Il 17 novembre dell’anno scorso, dopo l’alluvione del giorno 2, Madama Dorè e Baby-Romy scrissero ai “cari tutti che leggete” che ognuno di loro aveva diritto a un pacco-aiuti (compresi gli attrezzi e i materiali per le pulizie) per chi aveva avuto l’acqua in casa. E con ciò gli confezionarono un bel pacco.

Ma il “sindaco in fasce” (o più correttamente in fascia, dato che si rifascia forse anche quando va al cesso) ha fatto alla svelta a dimenticare i problemi.

S’è distratto comparsando in fascia tricolore per ogni nuovo negozio, stambugio, stamberga, magazzino, sottoscala e pizzeria che sono stati aperti a Quarrata.

È così che lui sindacheggia: e meno male che non è scuro di pelle perché altrimenti… sai quanto scureggerebbe?.

Per risolvere i problemi di elettori un poco scemi, lui fa sempre un bel monologo, promettendogli lo psicologo: loro credon proprio a tutto, l’acqua asciuga e torna asciutto.

Onorate l’altissimo Romiti, che nei buchi del naso infila i diti. E ce li infila dentro senza guanti, ché questo ha bene appreso dal Mazzanti, il quale pur l’apprese da Sabrina, fin dall’alba dei tempi, alla mattina, quando guidò dieci anni (alla disperata) tutta la propria gente di Quarrata.

Eppure non è stato ancor cavato un solo ragno dal buco. Guardate cos’è via di Lucciano proprio in questi giorni.

Ma tanto è inutile farsi sentire con le proteste. Non solo Baby-Romy non risponde perché non sa né leggere né scrivere; ma non sa farlo neppure l’avvocata Mariavittoria, più in alto appellata Madama Dorè; sostenitrice di don Ciotti, contento (perché ignaro della corruzione fluida locale) di essere cittadino onorario di un Comune disonorato. Ed è inutile che la procura di Pistoia si incazzi con me: è soprattutto sua colpa se le cose vanno così male, datoché – come ho scritto e ripeto – Pm capo e sostituti hanno più scheletri nell’armadio della famosa cripta dei cappuccini.

Ci manca solo che Mattarella, domani sera, ci faccia la predica sulla Costituzione del Benigni e sull’importanza dell’inclusione: e poi il 2025 sarà un anno che filerà liscio come l’olio nuovo di quest’anno.

Il 30 dicembre dell’anno prossimo vi voglio però rivedere qui per constatare se ancora è o non è cambiato nulla. Perché niente può cambiare in un paese-Italia in cui chi non ha mai vinto le elezioni ha sempre governato con tecnici okkupando tutte le sedie disponibili in circolazione.

E perfino gli strapuntini. Parola dell’aspirante-papa card. Matteo Maria Zuppi, fritto sei se non t’intruppi.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


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