QUARRATA, IL CASELLI FINISCE IN PROCURA

Il "Caselli" transennato
Caselli sul tavolo del magistrato

QUARRATA. Con un comunicato stampa e una nota delle 12:11 pubblicata sul profilo facebook, Stefano Mugnai, candidato a Presidente della Toscana per Forza Italia ieri mattina evidentemente facendo proprio il lavoro svolto da altri (il comitato Salviamoilcaselli), cavalcando così la notizia a fini elettorali, ha annunciato che la Procura di Pistoia avrebbe acquisito i documenti della commissione di inchiesta sulla gestione degli immobili di cui lo stesso Mugnai era presidente.

In particolare l’attenzione dei magistrati pistoiesi sarebbe indirizzata (in ragione proprio del lavoro fatto dal comitato quarratino) sull’ex ospedale Caselli di via Larga.

Questo il comunicato:

Stefano Mugnai (Forza Italia)
Stefano Mugnai (Forza Italia)

La Procura di Pistoia ha disposto l’acquisizione della relazione conclusiva della Commissione d’inchiesta sulla gestione del patrimonio immobiliare delle Asl nell’ambito dell’attività investigativa inerente l’ex ospedale Caselli di Quarrata, in provincia di Pistoia. Il reato ipotizzato è quello di abuso d’ufficio, secondo l’art. 323 del codice penale.

L’iniziativa della magistratura è il segno che abbiamo fatto un lavoro serio, mettendo in luce perplessità evidentemente condivise anche dall’autorità giudiziaria»: a dare la notizia è Stefano Mugnai (Fi), che oggi è il candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Toscana ma che è stato il Presidente della Commissione regionale d’inchiesta sulla gestione del patrimonio immobiliare delle Asl.

L’ordine di esibizione dei documenti – per la cui esecuzione i Carabinieri di Quarrata si recheranno in Consiglio Regionale nei prossimi giorni – riguarda per l’assemblea toscana la relazione finale della Commissione d’inchiesta presieduta da Mugnai.

Tuttavia il pubblico ministero chiede inoltre di entrare in possesso di altri atti residenti presso altre pubbliche amministrazioni. In particolare richiede anche «ogni documento inerente la pratica di avviso pubblico bandita dalla Asl 3 di Pistoia per il reperimento di struttura finalizzata alla costruzione della Casa della Salute di Quarrata», «i bilanci della Asl 3 di Pistoia per il periodo 2011-2014» e «ogni pratica amministrativa in essere presso uffici pubblici che abbia riguardo all’ex ospedale Caselli, in relazione alla sua destinazione potenziale quale sede del servizio di presidio socio-sanitario del comune di Quarrata».

La relazione conclusiva della Commissione affrontava il caso dell’ex Caselli di Quarrata al paragrafo 3.3 rilevando difficoltà di accesso agli atti e incongruenze rispetto alla loro coerenza interna: «Oggi a quanto pare la magistratura ritiene necessario un approfondimento – osserva Mugnai – proprio come era già accaduto a seguito della relazione conclusiva, anch’essa unanime, della Commissione regionale d’inchiesta sulla vicenda Forteto da me egualmente presieduta. Oggi quei fatti orribili sono al centro di un processo, e anche quella relazione è agli atti. È segno che quando si lavora con serietà e correttezza nell’interesse della comunità si lascia un’impronta. Questa ultima attività investigativa avviata oggi va ad aggiungersi agli altri numerosi fascicoli aperti sulla sanità regionale, su tutti quelli sul crac di bilancio per 420 milioni di buco alla Asl 1 di Massa Carrara e quelli sulla Asl 7 di Siena per un rosso da 10 milioni circa e per abuso d’ufficio.

Fiaccolata per salvare il Caselli a Quarrata
Fiaccolata per salvare il Caselli a Quarrata

A riaccendere l’attenzione di Mugnai sulla vicenda del “Caselli” sicuramente è la campagna elettorale in atto; ciò non toglie quanto fatto finora dal Comitato SalviamoilCaselli e dai suoi membri:

“Intanto, il lavoro della commissione – ha scritto Gianni Nocera a commento della notizia – si è limitato a dire che qualcosa non tornava nella gestione dell’Ospedale Caselli e nonostante la Sanità sia di competenza regionale, nessuno di loro ha mosso un dito. Il signor Mugnai ha ben poco di che gongolare. L’unica cosa buona a cui è servita la relazione della commissione è che abbiamo potuto utilizzare una pezza d’appoggio abbastanza consistente nella redazione dell’informativa alla Procura ed alla Corte dei conti”.

“Insomma, l’ennesima vicenda – ha continuato Nocera – in cui i soggetti pubblici coinvolti – compresa l’Azienda Usl 3 di Pistoia – non hanno certo dimostrato di essere capaci di utilizzare o di valorizzare il patrimonio di cui sono responsabili.” “è la frase che ha permesso a noi relatori dell’esposto un ampio margine descrittivo degli accadimenti, al riparo dall’essere accusati di “violenza verbale” “diffamazione” e tanto altro… che c’è stato un bel po’ di schifo lo hanno certificato”.

Ancora un’immagine della fiaccolata per il Caselli
Ancora un’immagine della fiaccolata per il Caselli

“Noi del #salviamoilcaselli – ha aggiunto Lorenzo Rossomandi – non siamo un comitato come gli altri. Noi non molliamo finché giustizia non sarà fatta e per questo ci abbiamo messo la faccia avendo presentato una denuncia alla procura della Repubblica e alla Corte dei conti sulla gestione dell’affare Caselli.

“L’indagine è scaturita dai nostri numeri, e dalla nostra denuncia. Avevamo sperato che la Regione facesse un atto dovuto con la commissione d’inchiesta guidata da Stefano Mugnai, ma la chiusura della relazione si è risolta con una lavata di capo a Comune e Asl e nulla più. Davvero, ci aspettavamo allora un azione più energica dalla politica. Siamo in campagna elettorale e capiamo che alcuni argomenti fanno comodo, ma sarebbe stato opportuno che le azioni fossero state fatte quando servivano. Noi non siamo in campagna elettorale e allora siamo andati avanti. Ma in fondo chi se ne frega se siamo sfruttati, abbiamo fatto una promessa e, non essendo politici, riusciremo a mantenerla… con buona pace dei cosiddetti poteri forti…”.

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