QUARRATA. [a.b.] È in costruzione nell’Anpil La Querciola un “megaponte” per le biciclette mentre per tutti gli abitanti di Olmi e Vignole, per i residenti di via IV Novembre e migliaia di autoveicoli rimane un vecchissimo ponte (quello sul fosso Quadrelli) e una passerella nuova che ostacolano fortemente il flusso dell’acqua alluvionale proveniente da Pistoia.
Daniele Manetti (rappresentante dei Comitati civici della piana) evidenzia la lampante disparità tra le due opere.
“Non c’è nessun problema per le piste ciclabili ma prima – spiega Manetti – dobbiamo pensare alle priorità per la salute e la sicurezza degli ultimi e soprattutto a quei cittadini ancora senza servizi essenziali come l’acquedotto. Secondo il nostro parere di cittadini e di comitati, sarebbe stato molto meglio e più utile impiegare le risorse per rifare il ponte nuovo assieme alla passerella ciclopedonale a Olmi visto che quella strada è percorsa da migliaia di autoveicoli, magari aggiungendo i soldi del ponte per le biciclette in costruzione in Querciola e rimandando il ponte per le piste ciclabili a data da destinarsi. Magari dopo la costruzione di tutte le opere pubbliche più urgenti riguardanti la salute, la nostra sicurezza, il miglioramento del traffico, la prevenzione dalle alluvioni, la sostituzione del tubo d’amianto che porta l’acqua potabile da Agliana a Quarrata e molto altro ancora…”.
“Gli enti responsabili (la Provincia come ente attuatore, il Comune di Quarrata e la Regione Toscana) in tempi passati e prima della costruzione della passerella sul fosso Quadrelli a Olmi, alla richiesta dei Comitati e dei cittadini di costruire un ponte nuovo con passerella tutti più alti in modo da non creare problemi alle acque alluvionali e quindi sicurezza al traffico, hanno sempre risposto che non c’erano finanziamenti disponibili e che dovevamo accontentarci della passerella”.
“Dove manca la partecipazione – ha aggiunto Manetti – succedono queste cose! Quanti cittadini ne sono a conoscenza? Sarebbe stato giusto fare prima una scelta condivisa con gli abitanti del posto che non ne sapevano nulla o quasi e si accorgono ora di quanto viene costruito solo a lavorazioni iniziate.”.
A proposito del ponte in costruzione sul fosso Quadrelli in località La Querciola, manufatto di tre metri di larghezza, realizzato in cemento armato e in legno e posizionato nelle vicinanze della immissione del fosso Senice nel Quadrelli in prossimità delle idrovore che servono a smaltire l’acqua alluvionale, Daniele Manetti ricorda che “tale opera sarà gigantesca”. “Sono stati già fatti i basamenti in cemento armato e presto arriveranno anche le arcate con gli autotreni”.
Non c’è nessuna contrarietà da parte di Manetti alla realizzazione delle piste ciclabili in genere. Le ritiene utili, in verità.
“Però prima delle piste ciclabili devono essere fatti, se mancano i soldi, altre cose ben più importanti per la salute e la sicurezza dei cittadini. E questo lo ripeteremo fino all’infinito: per le opere pubbliche in tempi di crisi economica è doveroso dare la priorità alle opere essenziali per i cittadini.
“È veramente assurdo vedere spendere i soldi in questo modo pazzesco. I nostri amministratori dicono invero che i soldi delle piste ciclabili sono una cosa a parte e non possono cambiare la destinazione d’uso. Un’altra cosa pazzesca – conclude – è accontentarsi di queste risposte: tutti si devono impegnare, se esistono priorità, a cambiare le cose, altrimenti quest’Italia non uscirà mai dal fango e dalle pastoie burocratiche. Bisogna sapersi ribellare in modo democratico e partecipativo”.