quarrata. IL MONTALBANO E LE “QUERCE” DI VANIA PAOLIERI

Una delle quercie di Vania
Una delle querce di Vania

QUARRATA. All’apericena bio dell’associazione Biodistretto del Montalbano in programma domani venerdì 16 settembre al Polo Tecnologico sarà presente anche la pittrice Vania Paolieri.

“Mi è sembrato importante – ci spiega – aggiungere una testimonianza sugli alberi ed in particolare sulla quercia che bene si sposa con il territorio del Montalbano e la difesa della natura.

“Poi il Montalbano è il mio territorio. Fin da piccola lo percorrevo nei sentieri con mio nonno e ne apprezzavo la natura e le storie che si tramandavano.

“Mio nonno mi raccontava tutti gli aneddoti e le storie di fate di maghi e di streghe… È da lui che ho imparato a riconoscere tutti gli alberi. Invece la mia nonna raccoglieva le erbe e faceva l’acqua paura, quella per togliere appunto le paure”.

“Al Polo Tecnologico porterò quindi le querce che rappresentano la forza, la vincita sulla paura, sulle negatività, sulle ingiustizie oltre all’ultimo quadro informale eseguito nel 2016”.

Insieme ad alcuni quadri della pittrice ci saranno anche le fotografie di Alessio Serafino Tanganelli su “Terra, uomo, risorse”.

VANIA PAOLIERI

Vania Paolieri
Vania Paolieri

Nata a Carmignano, la sua formazione artistica è avvenuta presso la sezione d’arti grafiche dell’istituto d’arte di Firenze. Successivamente s’iscrive ad Architettura e la frequenta per alcuni anni.

Dal 1982 al 1992 è stata assessore alla cultura del Comune di Carmignano organizzando mostre e conoscendo artisti fra i quali: A. Cigheri, V. Berti, A. Cartei, A. Fabbri, Q. Martini.

Il suo cammino artistico è segnato in particolare dai contatti didattici di B. Ceccherini ancora a scuola, allora insegnante nella sezione di pittura a Porta Romana.

Il secondo con un protagonista dell’informale e dell’astrattismo italiano, Alberto Moretti.

Nei paesaggi notturni di Ceccherini che, partito da una visione rosaiana si era volto sempre più ad una pittura di sintesi cromatiche e spaziali, ha trovato il primo stimolo a liberarsi dalle emozioni, come una scrittura musicale.

Nei grandi quadri informali di Moretti, conosciuti nella sua casa-studio, sulla collina di Carmignano in queste sinfonie di colore, ha visto uno tra gli esempi più alti ai quali la pittura d’espressione emozionale possa condurre. Inoltre un altro incontro importante è stato in Sicilia, a Scicli, dove ha potuto conoscere Piero Guccione.

Vedi: http://www.vaniapaolieri.com

[Andrea Balli]

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