quarrata. IN VISITA ALLA CASA—STUDIO DEL PITTORE ALFREDO FABBRI

La casa-museo del Barba (foto di Riccardo Boccardi)

QUARRATA. La casa-studio del pittore quarratino Alfredo Fabbri (Grosseto, 2 settembre 1926- 3 febbraio 2010) di via Statale a Barba, ormai chiusa da una decina di anni, a parte alcune visite “private”, martedì prossimo (7 maggio) grazie alla disponibilità offerta dalla vedova Mary Vettori Fabbri, si rianimerà di gente.

Accompagnati dalle insegnanti una classe della scuola primaria don Pino Puglisi di Quarrata (ex scuola di Santa Lucia) visiterà di mattina i locali che hanno ospitato sin dalla infanzia il pittore. E poi, con lui, la moglie e i figli. La casa del Barba per Fabbri è stato il fulcro della sua creatività: è qui infatti che sono nate la maggior parte delle sue opere, in quello studio, posto in soffitta, rimasto inalterato, con le sue tavolozze, i colori, le stampe, i quadri, oltre ai tanti libri e dischi di cui Alfredo amava circondarsi.

“Avrò la gioia – ci ha detto Mary Vettori, donna infaticabile che tanto sta facendo perché l’opera del compianto marito non finisca nel dimenticatoio – di accogliere una scolaresca (accompagnata dalla insegnante Bertini), bambini di quarta elementare a cui mostrerò la casa dove ha vissuto Alfredo.

Attraverso i quadri e gli oggetti spiegherò a grandi linee il percorso artistico fatto da mio marito e il suo forte legame con il territorio e ben volentieri risponderò alle domande che vorranno pormi. Alfredo – continua Mary – in passato assieme ai pittori Marcello Scuffi e Salvatore Magazzini aveva già collaborato con la scuola di via Santa Lucia per la realizzazione di un grande murales”.

Lo studio di Alfredo Fabbri

Mary stessa – anche in un recente incontro che ci ha voluto riservare per una visione intima del video racconto “L’Isola Mary” realizzato dal fotografo Riccardo Boccardi, non ci ha nascosto che un suo desiderio sarebbe quello di lasciare inalterata la casa del Barba trasformandola casomai in un centro culturale, in un luogo di incontro per giovani artisti, in una sorta di Fondazione che tramandi il lavoro e le opere di Alfredo Fabbri, 

Alcune note biografiche:

Alfredo Fabbri vive sin dall’infanzia tra la propria città natale e la provincia di Pistoia. Dopo aver frequentato la scuola di disegno tecnico di Torino, negli anni cinquanta si divide tra l’ambiente artistico di Pistoia (dove lavora con Alfiero Cappellini) e Firenze, dove è in contatto con Ottone Rosai, Ardengo Soffici e Silvio Loffredo. Il linguaggio di Fabbri in questa fase echeggia la lezione dei maestri espressionisti, cubisti e realisti.

Alfredo Fabbri

Dagli anni sessanta comincia un’intensa attività espositiva in gallerie e rassegne internazionali (Milano, Parigi, New York, Burgdof in Svizzera), e concentra la propria ricerca su due temi peculiari: i Notturni e le Nevicate.

Nello stesso periodo, e nel decennio successivo, i frequenti viaggi del pittore divengono sua fonte primaria di ispirazione: sono molte, in questi anni, le mostre tematiche dedicate alle città visitate in Europa, Africa e Sudamerica.

Nel 1988 illustra la Suite parigina del poeta Piero Bigongiari.

Dagli anni novanta predilige temi legati alla Maremma, le nature morte di fiori o i ritratti, che spesso coniuga in opere caratterizzate da estrema libertà compositiva.

Nel 2007 è stata organizzata una sua mostra antologica dal comune di Quarrata e la Fondazione Banche di Pistoia e Vignole per la Cultura e lo Sport (10 febbraio-11 marzo 2007 – Polo Tecnologico, Piazza Agenore Fabbri a Quarrata).

[Andrea Balli]

andreaballi@linealibera.it

 

 

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