Per il circolo di Fdi “siamo di fronte a un atto di forza, un atto di grande arroganza politica da parte del sindaco
“Contestiamo il metodo e il merito” dicono da Fratelli d’Italia “Per quanto riguarda il metodo vogliamo ricordare al Sindaco Mazzanti che quando si intitola un edificio pubblico come il palazzo comunale che è la casa di tutti i cittadini di Quarrata, non lo si può fare a colpi di maggioranza ma si deve cercare la condivisione di tutti.
Invece non risulta che i partiti di centrodestra siano stati sentiti. E ciò rende evidente a tutti che siamo di fronte a un atto di forza, un atto di grande arroganza politica da parte del Sindaco”.
“A Mazzanti — prosegue la nota di Fratelli d’Italia — vorremmo ricordare che da tempo a Quarrata si intestano piazze e vie per lo più a personaggi nazionali, mortificando le personalità che la nostra città ha saputo esprimere negli anni.
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Perché non intestare il palazzo comunale all’ex Sindaco Vittorio Amadori che proprio in quel palazzo visse per anni portando a Quarrata sviluppo e infrastrutture e risultando il sindaco più amato dal dopoguerra a oggi?
Amadori fu una figura trasversale, benvoluto anche dai suoi avversari politici del tempo. Avergli intitolato anni fa un anonima via nella zona industriale grida ancora vendetta.
Un’altra figura che ha lasciato un segno nella storia politica recente è quella di Massimo Sauleo, già Presidente del Consiglio comunale e prematuramente scomparso” prosegue la nota “per questo riteniamo che questa intitolazione sia da ripensare bene”.
“Ci sono infine — precisano dal circolo di Fratelli d’Italia — aspetti normativi che non consentono le intitolazioni di vie, piazze o altri spazi pubblici se non sono trascorsi almeno 10 anni dal decesso del soggetto interessato. Per Vittorio Amadori, invece, si potrebbe procedere subito e anche tutto il centrodestra sarebbe favorevole”.
[fdi quarrata]