Del passato non ricorda nulla (leggete le ripassate che gli ho dato nei giorni scorsi sul troiaio di Lecceto a Montorio), ma lui è certo di avere fatto tutto a regola d’arte. Del presente s’impiccia e alla fine chiama il Bai e – meglio di Maigret, addirittura con il fiuto da Pantera Rosa/Clouseau – ti risolve un caso assai più complicato del sesso degli angeli…
SE LA CORNETTA IL BAI TI RIATTACCA
C’È IL RISCHIO DI FINIRE NELLA CACCA
MA IN MEZZO A DIECIMILA E PASSA SQUILLI
ECCO CHE SPUNTA LANCIALOTTO BILLI!
SONO PERFETTAMENTE cosciente che toccare questo argomento potrà sembrare “indirizzato”: ma la materia della diatriba mi è stata segnalata ieri, addirittura dalle Marche, con queste esatte parole:
Ciao Edoardo, se hai qualche amico o parente o collega che ha Facebook, digli di farti vedere un post di un cittadino di Quarrata riguardo al comandante dei vigili, e il Billi lo difende, grande figura di merda da parte di entrambi. La discussione è su: Sei di Quarrata se…
Del cittadino, che narra ciò che gli è accaduto, dico solo che non so chi sia. Non lo conosco, ma, se così si è espresso, ha senz’altro le sue buone ragioni. Che del resto ha messo chiaramente in luce e in pubblico. Io, come tutti sanno, apprezzo assai la gente che, a un certo punto, parla fuori dei denti e dice ciò che vede, che sente e che vive.
Mi concentro invece sui due personaggi in cerca d’autore che compaiono sul fondale della scena: il muto Bai e il fin troppo loquace Billi.
Personalmente non credo che al Billi competa la difesa d’ufficio di un suo ex-subordinato, che poi gli è succeduto alla guida di una quindicina e passa di vigili del Mazzanti. Ma il Billi non riesce a stare zitto: deve parlare, deve farsi vedere, deve affermare di esistere. Che abbia un deficit di autostima scaturito da un vissuto in condizioni di frustrazione con disagio durante l’infanzia e fino alla pubertà? Chissà…
Appena vede un vigile in difficoltà, scende in campo e interviene. Coprì quelli che gli trombavano sotto il naso e si sente naturalmente portato a difendere anche il suo ex-collega. Solidarietà di corpo (pieno non sente digiuno)?
E siccome – si vede anche da quello che scrive – non gli manca neppure un pizzico di spocchia per dire che lui non sa niente di ciò che è successo, ma non crede affatto che le cose siano andate come sono state narrate, perché conosce troppo bene il Bai, eccolo lì, il pistolero stanco, con in braccio le armi di Achille a combattere nella piana di Troia per l’amato Patroclo ferito a morte da un dozzinale Ettore del Menga.
Del passato non ricorda nulla (leggete le ripassate che gli ho dato nei giorni scorsi sul troiaio di Lecceto a Montorio), ma è certo di avere fatto tutto a regola d’arte. Del presente s’impiccia e alla fine chiama il Bai e – meglio di Maigret, addirittura con il fiuto da Pantera Rosa/Clouseau – ti risolve il caso e trionfale sbotta in pubblico:
… ho parlato con il comandante Bai e lo stesso mi ha confermato che durante la telefonata è improvvisamente caduta la linea (speriamo che non si sia fatta male! – n.d.r.) e lui non ha potuto richiamare perché non aveva il numero del signore che lo aveva chiamato. Io ero sicuro, conoscendolo, che non poteva avere avuto il comportamento di cui era stato accusato. Qualcuno dovrebbe chiedere scusa!
Caro Oliviero aspirante sindaco di Quarrata per la Lega (fatto mai smentito dal tuo capo Giancarlo Noci, nonostante tutte le tue strillate), ma ci pigli proprio per imbecilli o cosa?
Primo: mi pare strano che i telefoni dell’ufficio, connessi al centralino, non tengano memoria delle chiamate
Secondo: mi pare ancor più strano che, visto il casino su Facebook, il comandante Bai non si sia sentito in dovere di scrivere tre battute di numero, per spiegare la situazione a chi si era rivolto a lui. Gli sembrava troppa fatica o cosa?
Terzo: stante la situazione a questi punti (mi sembra di vedere una scena del giallo di Cogne, con la Franzoni muta e Taormina che traffica e manteca le prove e risponde lui) mi chiedo cosa aspetti il Bai – anche se ormai è stra-tardi – a farsi vivo di persona. O ha bisogno della mammina che lo protegga?
«Io ero sicuro…». Alla quarratina: te tu se’ sempre troppo sicuro. E sono i buoni nuotatori, come tu sai, che affogano più facilmente. Sei macho, pistolero stanco (come ti ha definito una persona che ti conosceva bene) e stai al mare col culo a mollo in maniera assai disinvolta. Sei in pensione e sei ancora giovane: gòditi il mare, dammi retta. È la tua dimensione ideale.
In una cosa però hai ragione – e vedi che non sono partigiano come la giunta del Mazzanti… –: qualcuno dovrebbe chiedere scusa davvero. Due persone. Per primo il muto Bai; e per secondo tu che tutto sai.
O sta’ bòno! Lascia che i quarratini vivano in pace. Tu gli hai già rotto i coglioni prima e perfino per troppo tempo… ’un te n’avvédi?
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Leggi la satira tua come te stesso
e ricorda che “kkà nisciùn’è fesso”!
One thought on “quarrata & lega. GENTE, MA ALLORA È VERO CHE IL BILLI AVANZA PRETESE SUL REGNO DEL MAZZANTI: BASTA VEDERE COME PROTEGGE IL BAI!”
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