quarrata. L’ULTIMO SALUTO A CARLO RUBEN CAPPELLINI

 

Centinaia di persone dentro e fuori dalla chiesa. La commozione di don Paolo Tofani. L’omaggio del sindaco Marco Mazzanti

QUARRATA  [a.b.] Centinaia di cittadini in chiesa e nella piazza antistante hanno salutato e reso omaggio alla figura di Carlo Ruben Cappellini, scomparso venerdì scorso all’ospedale San Jacopo di Pistoia a seguito delle complicazioni legate al Covid. 

C’erano rappresentati associazioni, enti pubblici, colleghi di lavoro, amici di una vita. Tanti quarratini ma non solo. In fila vestiti di giallo rosso una rappresentanza delle squadre giovanili dell’Ac Quarrata Olimpia. Una presenza sentita come segno profondo di un senso di riconoscenza E poi tanti fiori. Silenzio e applausi in quella stessa piazza che aveva accolto spesso la presenza delicata di Carlo Cappellini, partecipe di molti lutti. Una presenza che mancherà a tanti.

Ha celebrato le esequie un commosso don Patrizio Tofani, parroco di Agliana e di Santomato cugino di Cappellini. L’ex sindaco Stefano Marini (che di Cappellini è stato amico) ha letto e si è prestato a curare i canti.

“Carlo ha vissuto in questo tempo a Quarrata. Non solo ha vissuto ma ha abitato Quarrata. Questa terra  – ha detto tra le altre cose don Tofani — l’ha accolto e abitando vuole dire che in questa terra ha vissuto la sua passione civile, culturale, politica. Nel senso bello del termine si è messo a disposizione della polis, la città, mettendosi a disposizione della comunità, non necessariamente partendo da finalità politica, partitica o ideologica. Si è messo a servizio della città dando il suo apporto in ambito civile, culturale nei confronti di tante associazioni del territorio, di tante iniziative.

Queste cose le abbiamo viste e sentite. Per noi è stato un dono..”.

Don Tofani (che ha concelebrato la Messa con il parroco di Quarrata don Fulvio Baldi) ha voluto ricordare, nella omelia, anche il profondo legame di Cappellini con la comunità di Santomato, con il Circolo Oscar Romero e l’associazione Libera contro le mafie. “Si è sempre sentito partecipe e ci ha sempre dato consigli nelle circostanze sempre più complesse della gestione di queste attività..”..

Al termine è intervenuto anche il sindaco Marco Mazzanti: “Siamo tutti increduli. Non possiamo – ha detto – pensare alla nostra città senza Carlo. Per me Carlo era un amico. Ho vissuto tanti momento della mia vita fin da quando eravamo ragazzi. Avevamo la stessa età, abbiamo frequentato le stesse scuole. Da giovani abbiamo condiviso anche lo sport. Ho nel cuore il suo tatto, la sua delicatezza, la sua attenzione, la sua capacità di mettersi a disposizione, il suo impegno e le sue passioni. Carlo ha contribuito a costruire pezzi importanti della nostra città . Lo ricordo negli anni Ottanta quando divenne uno dei principali punti di riferimento per la nascita della nostra biblioteca comunale. Ricordo la sua passione per il giornalismo, ricordo il suo impegno nello sport, in particolar modo come dirigente dell’Ac Quarrata.

Con gli anni poi Carlo si è dedicato alla sua famiglia, alla sua professione di commercialista per la quale il suo studio era uno tra i più stimati in città. E anche in questo ambito non mancava di dimostrare il suo carattere mettendo a disposizione la sua competenza, la sua professionalità per dare consigli e aiutare noi e realtà del volontariato. Recentemente lo avevo nominato come rappresentante del comune nella fondazione Caript. Era una persona estremamente generosa, cordiale, sensibile, non ha mai stonato, era positivo, aveva tanti interessi (dallo sport alla cultura) e sempre all’insegna dello spirito di comunità. Sempre equilibrato e mai sgarbato, mai sopra le righe. La sua è stata una vita di grande  e disinteressata disponibilità, di appassionata condivisione e di serietà”.

Una partecipazione commossa della città che da oggi non sarà sicuramente la stessa.

Rinnoviamo l’auspicio di non disperdere il patrimonio umano che ci ha lasciato onorando in qualche modo il nome di Carlo Ruben Cappellini perchè quanto fatto da lui sia di esempio per le future generazioni.

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