In un incontro tra Legambiente Quarrata e Alia Servizi Ambientali Spa è stato tracciato un bilancio sull’attività del 2019 e tracciati alcuni imminenti impegni
QUARRATA. Su richiesta di Legambiente Quarrata nelle scorse settimane si è svolto presso la sede di Alia nel Macrolotto a Prato un incontro con Alia Servizi Ambientali Spa, gestore del ciclo dei rifiuti nella Toscana centrale.
Per approfondire i temi di economia circolare e sostenibilità ambientale della zona “Toscana Centrale” per poi parlare su alcuni problemi specifici del Comune di Quarrata, i rappresentanti di Legambiente Quarrata – il presidente Daniele Manetti con i volontari Massimo Niccolai e Massimo Gori —, insieme all’assessore alle Risorse economiche del Comune di Quarrata, Patrizio Mearelli, hanno incontrato il direttore territoriale, Luca Silvestri, insieme al capo servizi Claudio Bertini.
“Nel 2019 nel Comune di Quarrata – è stato comunicato ‰ sono state rimosse 168 tonnellate di scarichi abusivi, che nel 2020 saliranno a circa 268 tonnellate!”
A Quarrata, dove il servizio di raccolta rifiuti è “porta a porta” suddiviso in due distinte zone cittadine, nel corso del 2019 sono state raccolte 14.480 t di rifiuti prodotti dai 26.700 abitanti residenti; di questi, 9.290 tonnellate raccolte separatamente, con una percentuale del 64,2% di raccolta differenziata.
Per incrementare qualità e quantità dei materiali avviati a riciclo o compostaggio, sono previste analisi merceologiche sulle varie frazioni ed in particolare sulla parte residua, non differenziabile, verificando quali sono gli errori più ricorrenti fatti dagli utenti, da correggere attraverso campagne mirate di comunicazione e sensibilizzazione.
Tra le attività accessorie, come il servizio ingombranti a domicilio, di grande importanza l’Ecocentro di Via Bocca di Gora e Tinaia, dove le utenze possono consegnare non solo tutti quei rifiuti che, per caratteristiche e dimensioni, non vanno conferiti al servizio domiciliare, ma anche i materiali oggetto dei servizi “porta a porta” nel caso non sia stato possibile esporli: su questa funzione dell’Ecocentro, Amministrazione comunale ed Alia stanno lavorando per migliorare le modalità di consegna, evitando che si creino abbandoni disordinati di materiali, delimitando e regolando gli accessi.
“Nell’incontro oltre ad ricevere un bilancio del lavoro fatto da Alia sul nostro territorio – ha detto Daniele Manetti — è stata ribadita la necessità congiunta di mappare l’abbandono dei rifiuti sul territorio comunale, in particolare degli scarti tessili, organizzando azioni di informazione e controllo attraverso la Polizia Municipale e gli Ispettori Ambientali se saranno istituiti, con l’obiettivo di contrastare gli abbandoni ed i comportamenti incivili che colpiscono il decoro pubblico, fino ad individuare ed accertare le responsabilità delle trasgressioni sia di utenze domestiche che non domestiche.
Grazie all’attività di controllo giornaliero svolto dagli operai, dai tecnici , dai volontari di Legambiente Quarrata, insieme agli agenti della Polizia Municipale, nel 2019 sono state rimosse 168 tonnellate di scarichi abusivi, che nel 2020 saliranno a circa 268 tonnellate. In questa attività di individuazione e bonifica, Legambiente Quarrata collabora con il gestore, con l’Amministrazione comunale, con il Gruppo Carabinieri Forestali di Pistoia, Corpo con il quale ha sottoscritto uno specifico protocollo di collaborazione: l’impegno dei volontari non si limita però alla sola individuazione degli abbandoni, ma segue tutto l’iter fino alla bonifica, cioè alla rimozione delle discariche abusive individuate.
Negli ultimi 2 anni Legambiente Quarrata ha effettuato oltre 20 sopralluoghi per la ricerca dei rifiuti abusivamente abbandonati, garantendo poi interventi di rimozione e bonifiche, in accordo con le Istituzioni, oltre a suggerire e proporre strumenti dissuasivi per quei comportamenti incivili, come l’installazione di telecamere mobili sul territorio al fine di individuare i responsabili con più facilità. L’utilizzo degli strumenti tecnologici e la maggiore consapevolezza dei cittadini sull’importanza dell’impegno di ognuno sono gli strumenti che possono consentire di arginare quei comportamenti incivili di difficile soluzione, come l’abbandono di rifiuti e micro rifiuti a bordo strada ed in luoghi pubblici”.
Legambiente Quarrata ha realizzato nel tempo diversi progetti finalizzati alla crescita di quel senso civico indispensabile per far consolidare la cultura ambientale, soprattutto nelle giovani generazioni, come gli interventi presso le scuole elementari quarratine e presso il Liceo Artistico Petrocchi.
“Per questo – ha continuato Manetti – ci siamo resi disponibili ad affiancare ed integrare l’attività di Educazione ambientale realizzata da Alia attraverso specifici progetti, diversificati tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, progetti ai quali le classi possono iscriversi direttamente attraverso la sezione del sito (https://www.aliaserviziambientali.it/comunicazione/educazione-ambientale-2/). Infine, pur non avendo Alia alcuna responsabilità gestionale del termovalorizzatore di Montale, come associazione abbiamo sollecitato tutti i soggetti partecipanti all’incontro affinchè si adoperino per la chiusura o la riconversione dell’impianto attualmente in funzione”.
Una scheda tecnica sintetica:
Alia Servizi Ambientali SpA – società di gestione del ciclo integrato dei rifiuti della Toscana centrale, nata dalla fusione di 4 storiche aziende di igiene urbana operanti nelle province di Firenze, Prato e Pistoia — svolge servizi in 58 Comuni, con 1,5 milioni di abitanti residenti, distribuiti su una superficie di oltre 4.800 kmq.
Nel 2019 ha raccolto 892.000 tonnellate di rifiuti, di cui 578.000 in modo differenziato, con una percentuale media di RD del 64%. Nel corso dello scorso anno la percentuale di materiale effettivamente riciclato è stata del 61,86%. Il Bilancio consolidato del Gruppo ha registrato nell’esercizio 2019 un utile di 1,4 milioni di €, un MOL (consolidato) di 23,9 milioni di € ed investimenti per circa 35 milioni di €.
Gli obiettivi di Alia sono:
- massimizzare la valorizzazione dei rifiuti: una risorsa ed un’opportunità da cui partire per costruire un nuovo modello di economia circolare, massimizzando la qualità e la quantità dei materiali raccolti ed avviati a recupero e riciclo;
- innovare i modelli di raccolta, attraverso la tracciatura delle utenze, indipendentemente dalla tipologia del servizio di raccolta;
- costruire per ogni materiale un percorso certo basato su filiere stabili e solide (territorialmente sviluppate)
- sviluppare quindi partnership imprenditoriali stabili, coinvolgendo i soggetti industriali destinatari dell’effettivo utilizzo dei rifiuti recuperati, in sostituzione alle materie vergini.
Dalla sua nascita nel marzo 2017, Alia ha intrapreso il percorso di trasformazione dei sistemi di raccolta: nel corso degli ultimi 2 anni sono stati oltre 500.000 gli abitanti coinvolti nell’innovazione dei modelli di raccolta, passando al “porta a porta” domiciliare o all’utilizzo di contenitori stradali (anche interrati) intelligenti, che permetteranno una tracciatura sempre più precisa dei materiali conferiti.
A valle di questo sistema di intercettamento dei rifiuti, è indispensabile strutturare quelle filiere che costituiscono il piano industriale di Alia per valorizzare il ciclo integrato dei rifiuti:
Filiera vetro: già realizzata attraverso la creazione di una nuova società – Vetro Revet – con il Gruppo Zignago, principale player nazionale nella produzione del vetro, che ha permesso di realizzare la filiera corta del ciclo del vetro e collocare all’effettivo riciclaggio tutto il vetro raccolto in Toscana.
Filiera biometano dai rifiuti organici: in corso di realizzazione, attraverso la costruzione di due biodigestori (uno a Montespertoli – Firenze – ed uno attraverso la società Al.Be. a Peccioli- Pisa – ) per la produzione di compost di qualità (biofertilizzanti) e biometano per autotrazione della stessa flotta di servizio, che sta passando al metano per poi arrivare all’utilizzo del biometano.
Filiera granulo di plastica: l’ acquisizione del 30% del capitale sociale di Revet s.p.a. da parte di Montello S.p.A. permette al gruppo di ampliare l’attività del polo di riciclo toscano dedicato ai polimeri. L’ingresso dell’azienda bresciana, unito alla potenzialità di Revet, che già oggiAggiungi un appuntamento per oggi serve 200 amministrazioni, oltre l’ 80% della popolazione toscana, e raccoglie, seleziona ed avvia a riciclo 180.000 tonnellate di rifiuti, rappresenta una concreta occasione di crescita per la filiera della plastica.
Filiera carta e cartone: nel 2019 è stata costituita ReAl s.r.l, la nuova società realizzata insieme a ReLife S.p.A., che ha l’obiettivo di valorizzare di carta e cartone provenienti da raccolta differenziata. Attraverso due moderne piattaforme di trattamento, rispettivamente dedicate una agli imballaggi in carta e cartone e l’altra alla carta da macero, si realizza una filiera di riciclaggio tecnologicamente avanzata: un polo di ultima generazione orientato alle esigenze delle cartiere ed al prodotto finale, valorizzando le 150 mila tonnellate di materiali cellulosici provenienti dal bacino gestito
Filiera ingombranti: piattaforma per la selezione ed il recupero dei rifiuti ingombranti raccolti da Alia al fine di massimizzare il recupero dei materiali di cui sono costituiti.
Filiera scarti con valore energetico: completa il ciclo di gestione dei rifiuti, sottraendo allo smaltimento gli scarti provenienti dal trattamento dei rifiuti differenziati ed indifferenziati con un “valore energetico” (scarti delle filiere di riciclo, sovvalli, combustibile solido secondario), tutti trattati e avviati ad impianti specifici, secondo quanto previsto dal piano regionale rifiuti.
Andrea Balli