QUARRATA. [a.b.] Mercoledì 9 marzo dalle ore 10 presso la sede dell’Istituto Comprensivo Bonaccorso da Montemagno (in via Petrarca) a Quarrata si terrà una iniziativa di presentazione del progetto didattico “I Love Cbmv-Flumina” promosso dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno e realizzato in collaborazione con l’Associazione Eta Beta Onlus.
L’incontro verterà su una lezione aperta su “Fiumi, prevenzione contro il rischio idro-geologico e cambiamenti climatici”. Saranno presenti rappresentanti dell’amministrazione comunale di Quarrata oltre ai rappresentanti del Consorzio e agli operatori dell’associazione Eta Beta Onlus. All’iniziativa sono state invitate anche le associazioni del territorio impegnate sui temi attinenti.
Si tratta di una proposta di educazione ambientale per la conoscenza storica, ambientale e geomorfologica dei corsi d’acqua del territorio.
Un progetto volto a far capire cos’è e cosa fare per ridurre il rischio idraulico. In particolare il progetto I Love Cbmv è finalizzato a conoscere fiumi e torrenti dei territori delle Colline del Chianti, Valdelsa, Piana Fiorentina, Val di Sieve, Val Bisenzio e Ombrone Pistoiese.
I Love Cbmv, oltre che sugli aspetti ambientali e paesaggistici, si incentra sulla comunicazione del rischio idraulico (frane, esondazioni, alluvioni) e della loro mitigazione grazie all’opera di manutenzione dei territori, mediante un approccio pratico ed il coinvolgimento diretto di tipo ludico-esperenziale degli studenti grazie al dispositivo Flumina.
I love Cbmv si colloca nell’area tematica “Cittadinanza e Costituzione” ed è un programma didattico gratuito.
Il progetto – rivolto alle classi delle scuole primarie e delle scuole secondarie di 1° e 2° grado – si articolerà in due incontri collegati: il primo a scuola con una introduzione teorica e il laboratorio con il dispositivo di simulazione fluviale Flumina; il secondo sul territorio (corsi d’acqua, opere idrauliche ed impianti presenti in zona).
Vedi:
Se gli impegni ce lo permettono penso che andremo ad assistere a questa lezione di bonifica dei fiumiVoggliamo proprio sentire come fanno ad insegnare ai giovani come si gestisce il problema idrogeologico quando loro stessi dopo trent’anni non sono riusciti a gestire nemmeno due torrentelli come il quadrelli o la senice per non parlare dell’ombrone…..
Enrico Buda (da fb)
Il pentirsi del male fatto è sempre una cosa nobile! Dopo avere rovinato l’ambiente in cui viviamo è giusto presentarsi alle nuove generazioni,spiegando loro il male che gli abbiamo fatto e contemporaneamente farli capire di non fare come abbiamo fatto noi, ma di recuperare l’ambiente in cui vivono perchè ne va del loro futuro. Scusandoci del male che abbiamo fatto loro!!!
Oreste Vannucci (da fb)