Presentato stamani il documento condiviso sulla mitigazione dei rischio idrogeologico tra comune di Quarrata, Genio Civile Valdarno Centrale della Regione Toscana, Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno e Legambiente Quarrata. “Il comune di Pistoia deve ancora fare la sua parte”
QUARRATA. [a.b.] È stato presentato in una conferenza stampa in Comune il documento condiviso sulla mitigazione dei rischio idrogeologico tra comune di Quarrata, Genio Civile Valdarno Centrale della Regione Toscana, Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno e Legambiente Quarrata. Il documento è stato stilato in seguito alla riunione tecnica svoltasi nella sala della giunta il 26 settembre scorso.
“Il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno – si legge nelle premesse – ha trasmesso alla Regione Toscana un elenco di interventi da attuare sul territorio del Comune di Quarrata (individuazione interventi prioritari post evento meteo, lettera D) del costo complessivo di 135 milioni di Euro per intervenire sui corsi d’acqua interessati dall’evento del 2/3 novembre 2023 e mitigare il rischio idraulico residuo.
Questi interventi sono attualmente privi di finanziamento, mentre sono state ultimate tutte le 9 somme urgenze attivate dal Consorzio di Bonifica per complessivi € 1.924.000 finanziati dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile attraverso la Regione Toscana.
È importante inquadrare il contesto del rischio idro-geologico di Quarrata in un quadro provinciale e regionale.
Le alluvioni sul territorio quarratino si generano sia dal sistema dei corsi d’acqua arginati che provengono dai versanti circostanti e quindi dal crinale del Montalbano e dalla montagna pistoiese che, per ristagno e/o mancato drenaggio, dalle acque che piovono sulla pianura (acque basse) e che naturalmente recapitano nei sistemi arginali che la attraversano (Senice, Galigane, Ombroncello, Fosso del Dogaia dei Quadrelli)”.
“In funzione di queste problematiche – continua – sono necessarie ed essenziali opere idrauliche e casse di espansione da fare sia nel Comune di Pistoia (Ombrone), sia nel Comune di Serravalle (Stella) sia nel Comune di
Prato (Ombrone, Case Betti, Caserana).
Nel Comune di Pistoia dal 1999 (Piano Stralcio Rischio Idraulico elaborato dall’Autorità di Bacino del Fiume Arno) era stato progettato si dovessero fare impianti per invasare 3 milioni e mezzo di metri cubi di acqua del torrente Ombrone e Stella per quanto riguarda le acque alte. Sull’Ombrone non è stata ancora realizzata nessuna opera di laminazione a monte di Quarrata.
È comunque necessario realizzare casse di espansione a monte per contenere l’Ombrone all’interno degli argini che devono essere rinforzati e resi più solidi aumentandone la larghezza e le dimensioni trasversali in genere”.
Il documento condiviso riporta in brevità anche un report dello stato di attuazione delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico che Consorzio e Genio Civile stanno portando avanti sui territori in oggetto.
“Questo documento – ha dichiarato il sindaci Gabriele Romiti – dimostra la grande sinergia operativa tra questa Amministrazione Comunale, la Regione Toscana, il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno e associazioni come Legambiente. Un documento che guarda a ciò che è stato fatto, tanto, sul nostro territorio, ma anche al futuro, programmando ciò che andrà fatto per cercare di dare risposte il più velocemente possibile. Gli eventi alluvionali sono purtroppo sempre più frequenti e il “rischio zero” da un punto di vista della messa in sicurezza idro-geologica non esiste. Quello che continueremo a fare è un’attenta politica di mitigazione del rischio, in collaborazione con gli Enti preposti per legge in materia”.
“Un documento importante – ha aggiunto Iacopo Manetti, direttore Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno – che prevede un programma corposo di opere che andiamo a chiedere di realizzare al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e di finanziare attraverso fondi regionali o statali. Già con le Somme Urgenze attivate e concluse sul territorio quarratino siamo andati a ripristinare una situazione di mitigazione del rischio-idrogeologica precedente all’evento alluvionale del 2023, e in alcuni casi anzi a migliorare la situazione. La mitigazione del rischio, come dimostra questo documento condiviso, richiede una pianificazione organica e programmata che speriamo possa trovare corrispondenza anche in una continuità di risorse finanziarie da mettere a disposizione degli Enti preposti”.
Per Daniele Manetti, presidente Legambiente Quarrata si tratta di “Un documento che riprende le fila di una lotta che portiamo avanti da anni sulla mitigazione del rischio idro-geologico, sia per le acque alte che per le acque basse, e che rispecchia un metodo di lavoro che condividiamo in pieno, fondato sull’approccio tecnico- scientifico e sulla condivisione ed esperienza dei cittadini”.
“Il problema della mitigazione del rischio e relativa messa in sicurezza del territorio non riguarda solo Quarrata e non si risolve solo a Quarrata: tutti – conclude – devono fare la propria parte, compreso il Comune di Pistoia con il progetto della cassa di espansione all’ex campo di volo”.