QUARRATA. Passata l’adozione del nuovo piano strutturale del Comune di Quarrata con il solo voto del Pd. A questo proposito il Movimento Cinque Stelle di Quarrata scrive:
Al di là della dialettica tecnica e politica che ha animato il dibattito, alcune informazioni sono emerse in merito all’approvazione del nuovo Piano Strutturale.
Una delle più preoccupanti riguardano le affermazioni dell’assessore Marini, nelle sue esternazioni ha reso pubblico un dato che fino ad oggi difficilmente veniva palesato né mai ne è stata fatta menzione durante i vari incontri avvenuti con i vari comitati di rappresentanza dei cittadini residenti in zone a rischio allagamenti, ossia che difficilmente si raggiungerà l’obiettivo di mitigare il rischio idraulico poiché sul territorio “non ci sono gli spazi”.
La verità svelata è che negli anni le amministrazioni succedutesi, hanno applicato una politica edificatoria poco attenta alla sicurezza e tutela della collettività e dei beni privati che ha generato un’antropizzazione del territorio dissennata, soprattutto nelle aree interessate dagli alvei del torrente Ombrone e Stella.
Ad oggi non è possibile effettuare un’importante operazione di recupero del livello di sicurezza se non attraverso scelte drastiche.
Un ulteriore punto di riflessione emerge dall’applicazione della legge toscana che oltre a causare il più ovvio immobilismo “edificativo” ha un significato non meno importante:
- edificazione zero = oneri di urbanizzazione zero
Ora toccherà ai vari consigli comunali cercare di mettere una toppa alla norma promulgata dal Pd regionale. Inoltre, gli imprenditori proprietari d’immobili di vasta metratura, vedranno molto limitate le possibilità di intervenire sulla rimodulazione degli spazi per renderli maggiormente appetibili al mercato e i privati cittadini non potranno intervenire per valorizzare la proprietà, neanche su edifici esistenti.
Quarrata5stelle è per una politica consumo del suolo zero, ma non per l’asfissia della proprietà.
E’ un buon padre di famiglia colui che mette i propri cari nella condizione di poter vivere in serenità. Se una parte della propria casa viene sistematicamente allagata, farà di tutto, anche l’impossibile, per porvi rimedio. Se un vicino di casa, anche se potente e importante, mette a rischio questa serenità, il buon padre di famiglia interviene comunque. Non allarga le braccia e si arrende alla prepotenza. Un buon padre di famiglia sa che deve prendere delle decisioni difficili anche contro coloro che ama, se questo serve per educare, e rendere migliori, tutti i componenti. Sei un figlio si dimostra maleducato, ad esempio getta a terra rifiuti o non rispetta le regole della buona educazione, il buon padre di famiglia lo mette in punizione, a malincuore, ma lo farà. Giudicate voi adesso se chi guida questa città ha o meno l’atteggiamento del buon padre di famiglia.
Lorenzo Rossomandi (da fb)