quarrata. POSTA ARRETRATA, FORTE DISAGIO E DISAPPUNTO DA COLLE

Un postino

QUARRATA. [a.b.] In un solo giorno dopo di diverse settimane di assenza ha trovato la propria cassetta piena di posta arretrata.

Ha deciso così di scrivere al direttore dell’ufficio postale e rendere pubblica la propria lettera visto il disagio subito e cercando riscontri in zona.

Il fatto viene segnalato da Renata Fabbri, residente nella frazione di Colle a Quarrata.

Egregio direttore dell’ufficio postale di Quarrata,

al rientro dal lavoro, ieri pomeriggio 5 dicembre, ho trovato nella cassetta delle lettere un mazzo di posta consistente.

Era già successo altre volte ma, stavolta, sono rimasta un pò stupita e un pò preoccupata.

Una delle lettere ricevute ieri (si noti il timbro postale)

Riassumendo, nell’ordine, c’è stato recapitato:

  • rivista periodica a cui sono abbonata, numero agosto/ottobre
  • dépliant commerciale ingrosso di zona
  • promozione negozio articoli profumeria di Quarrata, scaduta il 30 di novembre
  • promozione per acquisto ausili sanitari, scaduta il 30 novembre
  • invito inaugurazione mostra di pittura con francobollo e timbro 6 novembre scorso. Mi scuso pubblicamente con l’amico pittore che ci aveva invitato. La mostra è terminata, a nostra insaputa, lo scorso 30 novembre.
  • catalogo “convenienza”
  • avviso TARI contenente F24, scadenza 30 novembre.
  • Periodico soci Coop indirizzato a nostri vicini di casa
  • lettera da ordine professionale
  • comunicazione esito accertamenti sanitari
  • questionario conoscitivo per studio inviato dal CNR
  • rivista periodica associazione di categoria mese di ottobre

A onor del vero erano diverse settimane che, al controllo, la cassetta della posta si presentava vuota: nessuna nuova, buona nuova…

Non entro nel merito sull’utilità o meno del servizio postale tradizionale, che comunque c’è e per il quale si paga la prestazione; mi sia consentito esprimere, comunque, forte disagio e disappunto per, diciamo, tanta mancanza di solerzia, anche se, nel caso, sopravviviamo.

Però, in caso di raccomandate o notifica atti a mezzo posta, mi chiedo, se il postino non passa, come funziona?

Possiamo sentirci garantiti di essere informati, e fruire del servizio giacenza qualora assenti al momento del recapito, e in cosa incorriamo se non ne veniamo a conoscenza?

Ha responsabilità il gestore del servizio postale?

Poiché ritengo che il disagio non sia solo nostro, a questo punto, pubblicamente, Le chiedo: con quali modalità e con quale frequenza il servizio postale dell’ufficio da lei diretto garantisce il recapito a domicilio sul territorio di competenza, sia esso centro città o periferia, dove abitiamo?

Ci rassicuri.

Oppure ritiene che, periodicamente, dovremmo farci carico di passare dall’ufficio postale per ritirare, personalmente, l’eventuale posta a nostro nome lì giacente da chissà quanto tempo?

Cordialmente

Quarrata, 6 dicembre 2019

Renata Fabbri

 

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