QUARRATA. [a.b.] “Quarrata, Comune più unico che raro: per poter raccogliere le firme per i referendum con un banchetto sul suolo pubblico occorre pagare il suolo pubblico e farlo con due marche da bollo di 16 euro. Vale a dire che per accedere (sic) ai miei diritti costituzionali devo pagare, nonostante che una legge dello Stato (legge 549 del 28,12,1995 Art.3 Comma 67) ne preveda la concessione gratuita salvo che lo spazio pubblico occupato non superi i 10 mc e questo alla barba delle nostre verbali premure democratiche”.
È quanto denuncia Piergiorgio Pacini, ex amministratore comunale che a Quarrata si occupa della promozione degli otto referendum proposti dall’associazione Possibile.
L’obiettivo è quello di raccogliere 500.000 firme per:
- Eliminare i capilista bloccati e le candidature plurime dalla legge elettorale
- Abrogare la L. 6 maggio 2015 (legge elettorale “Italicum”)
- Intervenire sul decreto “Sblocca Italia” eliminando le trivellazioni in mare contemplate nella legge
- Intervenire sul decreto “Sblocca Italia” eliminando il carattere strategico delle trivellazioni
- Intervenire sul decreto “Sblocca Italia” superando la politica delle “grandi opere”
- Eliminare la possibilità di demansionamento
- Eliminare la nuova normativa sui licenziamenti
- Eliminare il potere di chiamata del “preside manager” contemplato dalla nuova riforma della scuola pubblica
Presso l’Urp-ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Quarrata sono depositati i moduli per la raccolta firme.
Questi gli orari di apertura dell’Urp:
- lun-ven: 8,30-12,30
- sab: 8,30-12,00
- martedì anche 14,30-17,30
Info: piergiorgio.pacini@virgilio.it – Tel.3478007457
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