QUARRATA. “La Costituente 1946-1948: come e perché”. Su questo tema, nei giorni scorsi tornato di forte attualità dopo le polemiche su una frase del ministro Maria Elena Boschi circa il presunto voto dei partigiani combattenti in favore della riforma costituzionale che porta il suo nome, si discuterà nel circolo Acli di Montemagno (Quarrata).
Sarà il direttore dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, Matteo Mazzoni, a introdurre il secondo dei quattro incontri di un ciclo pensato per aiutare la comprensione attorno al quesito referendario di ottobre. L’incontro con Mazzoni è previsto per le ore 21 di domani, venerdì 27 maggio: pochi giorni prima dell’anniversario tondo, il 70mo, che ricorda la elezione popolare della Assemblea Costituente. Furono le prima elezioni libere dal 1924, si votò anche per scegliere fra monarchia e repubblica. E la percentuale degli elettori arrivò a sfiorare il 90%.
Scopo dell’iniziativa – sottolinea Marcello Bracali, presidente del circolo – è “aiutare i cittadini nel merito della riforma costituzionale cercando di oltrepassare l’aspetto cui qualcuno vorrebbe ridurre il referendum di ottobre: un giudizio sul presidente del Consiglio oggi in carica. Il referendum, in realtà, è altro e chiede a tutti un supplemento di maturità per fare scelte davvero motivate e pertinenti”.
Una settimana fa è stato un costituzionalista fiorentino, Leonardo Bianchi, a entrare nel merito giuridico della riforma Boschi. Un terzo incontro è previsto venerdì 17 giugno con Mariangela Maraviglia nel ricordo di tre personalità (Giuseppe Dossetti, Davide Maria Turoldo, Primo Mazzolari) che nel clima del dopoguerra animarono il confronto sulla ricostruzione, anche morale, di un Paese distrutto dalla guerra. Seguirà, in settembre, un confronto fra i rappresentanti di due Comitati contrapposti nel giudizio sulla riforma Boschi.
[mauro banchini]
