quarrata. SUL PROGETTO DEL “CASELLI” DAL SINDACO POCA CHIAREZZA E RISPOSTE EVASIVE

Stefano Nigi (Lega) interviene sul futuro dell’ex ospedale

La variazione urbanistica necessaria

QUARRATA. Nel Consiglio Comunale di Quarrata, giovedì scorso 10 marzo il Gruppo Consiliare della Lega ha presentato un’interrogazione sulle notizie apparse sugli organi di stampa relative alle dichiarazioni del Sindaco che pubblicizzavano un nuovo progetto all’ex Ospedale Caselli, ceduto in asta nello scorso mese di maggio a privati.
Spiega il Capogruppo della Lega Stefano Nigi: “L’interrogazione è partita da una notizia apparsa sul Giornale di Pistoia del 25 febbraio ultimo scorso che riportava l’accordo del Sindaco con la società Cav. Carron costruzioni S.p.A. di San Zenone degli Ezzelini (TV), specializzata in costruzione di Ospedali, Residenze sanitarie per anziani e Hotel di lusso, per la costruzione ex novo nell’area dietro il Caselli di due Rsa da complessivi 180 posti, l’abbattimento della struttura realizzata negli anni 50 del secolo scorso e la realizzazione al loro posto di un ala adibita a ambulatori e un’altra a clinica convenzionata oltre al restauro della parte storica ottocentesca”.
“Nei giorni successivi — continua Stefano Nigi — è uscita una deliberazione di giunta che confermava lo stesso progetto, apparso poi su tutti gli organi di stampa dopo il comunicato del Sindaco.

I dubbi che sono sorti e su cui ho chiesto spiegazioni al Sindaco sono sul fatto che Marco Mazzanti a una precedente interrogazione dei Consiglieri Nocera e Gori (Gruppo Misto) discussa il 30 aprile 2021 dopo che era apparsa la notizia che la Asl avrebbe messo in asta il Caselli dichiarò in Consiglio che il Comune non avrebbe partecipato all’asta e che comunque non avrebbe in alcun modo fatto modifiche urbanistiche che potessero facilitare eventuali acquirenti nella zona dietro l’ex Ospedale. Peccato che però lo stesso Sindaco due mesi prima il 15 febbraio 2021 avesse inoltrato domanda alla Società della Salute Pistoiese per realizzare a Quarrata due Rsa da 160 posti complessivi.

La domanda viene accolta dalla Società della salute il 15 maggio. La notizia non viene portata a conoscenza né della cittadinanza né dei consiglieri. L’asta per la vendita del Caselli si chiude il 19 maggio con due offerte e un compratore.
Il 29 luglio 2021 a una interrogazione del Gruppo 5Stelle che chiede al Sindaco chi sia il nuovo proprietario del Caselli, dichiara candidamente di non saperne niente perché il nome non era pubblicato sul sito della Asl.

Stefano Nigi

Peccato che nei giorni successivi viene smentito sia da Linea Libera che dal Giornale di Pistoia, perché i dati sul venditore erano pubblicati sul sito della Asl dal giorno dell’asta: l’ex Ospedale Caselli risultava comprato in asta dalla Società Flo identità digitale di Firenze con un’offerta di 451.000 euro”.

“Nell’estate 2021 poi i proprietari dei terreni agricoli posti dietro l’ex Ospedale sono stati contattati da tecnici, incaricati dalla Flo e dalla Carron, che offrivano per acquistarli prezzi di 35 – 50 euro al metro quadro, al di sopra del prezzo medio per la zona dei terreni agricoli, ma ben al di sotto del prezzo per i terreni costruttivi”.
Conclude il Capogruppo della Lega Stefano Nigi: “Dal Sindaco Mazzanti in Consiglio Comunale non ho ricevuto che risposte evasive, oltre al vantarsi sul fatto che il progetto porterà almeno cento posti di lavoro e un investimento di 20 milioni di euro, cose che appaiono per altro tutti giorni sui giornali come se qualcuno potesse fare domanda d’assunzione domattina.
Alcune cose sono certe: la prima che la variazione urbanistica non potrà essere approvata da questo consiglio Comunale che ormai è in scadenza per il periodo elettorale. Probabilmente il Sindaco è così certo che il suo successore sarà l’attuale vicesindaco del PD Gabriele Romiti e la porterà in una delle prime assemblee del prossimo Consiglio eletto.

L’altra cosa, questa assolutamente certa, è che se sarò rieletto all’opposizione o magari con sorpresa in maggioranza, finché non ci sarà la massima chiarezza su tutti i passaggi di questo progetto (chiarezza che ora proprio non si vede) lo stesso non troverà il voto mio e della Lega, non certo per la nostra contrarietà al progetto che sarebbe comunque utile per Quarrata e la sua comunità, ma perché l’unica cosa chiara fino adesso è che un bene pubblico donato con fini nobili dal Cav. Caselli nel 1890 alla nostra comunità è diventato privato e per tornare di nuovo a dare il servizio pubblico per cui era stato nato, potrebbe costare di nuovo ingenti risorse pubbliche”.

[lega quarrata]

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