Le istituzioni sono lo specchio dei tempi che viviamo. Falso il mondo, falsa la politica, falsa la religione, falsa l’umanità, falso il rispetto per gli altri, falsata la Costituzione, falsa una giustizia che è molto simile alla cadaverina.
Potrebbe essere migliore un Comune che non rispetta le leggi, non rispetta i suoi regolamenti, favorisce chi vuole e chi crede e che, come sindaco, ha un personaggio che falsò l’autentica di 1.015 firme di elettori e fu salvo solo per l’indulto concesso da quel campione di trasformismo-profiterole di Giorgio Napolitano?
Erano tutti marci, ma si salvarono solo loro che avevano ingoiato montagne di quattrini in dollari da parte dei russi che oggi combattono. Li salvarono i geni di Mani Pulite.
E marci sono rimasti grazie anche all’ipocrisia di un Covid-democristianismo che li ha raggiunti e se li è fagocitati come fanno le amebe.
Eppure sono tutti qui, come bimbini della materna e delle elementari, col grembiulino pulito, il fiocchino al colletto, la fascina tricolore.
E pretendono di darci a intendere che non lo fanno per farsi gli affaracci loro, ma perché ci vogliono bene e intendono farci vedere quanto sono luminose le istituzioni di uno stato-cadavere ancora in mano a una magistratura che protegge queste vergognose sconcezze “democratiche e legalitarie”.
Tre Pater, Ave e Gloria (quella che ha lasciato la patente sul tavolo vicino alla frutta, come disse Il piccolo diavolo).